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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2010 alle ore 10:37.
ROMA - I pretendenti all'acquisto dell'As Roma hanno segnato sul calendario la data del 20 settembre. È il giorno in cui, secondo fonti confidenziali, è previsto l'invio del memorandum informativo che Rothschild, consulente della vendita della squadra di calcio, sta completando per dare il via ufficiale alla procedura di cessione.
Secondo fonti autorevoli per il club ci sarebbero interessi anche da Abu Dhabi, è trapelato il nome del fondo sovrano Mubadala o comunque di soggetti ad esso legati, e dalla Russia.
A Mosca sarebbero due i pretendenti. Secondo il sito Lifenews.ru, Leonid Fedun, miliardario capellone proprietario dello Spartak Mosca dal 2003, avrebbe intenzione di spendere 200 milioni di euro. Nato a Kiev nel 1956, Fedun è anche vicepresidente e azionista del gruppo petrolifero privato Lukoil, tuttavia un portavoce della società ha puntualizzato che il gruppo non è coinvolto.
Le voci su Fedun ieri hanno infiammato le azioni giallorosse, balzate fino a 1,2 euro (+10%), con prezzo di riferimento di 1,181 (+7,36%), cui corrisponde una capitalizzazione di oltre 150 milioni per l'intera società.
Per l'avvio della vendita è confermato che non ci sarà un avviso pubblico sui giornali, che sarebbe la forma più trasparente, ma un memorandum inviato a tutti coloro che hanno scritto o telefonato alla filiale italiana di Rothschild, oppure a UniCredit, la banca creditrice della famiglia Sensi e azionista della Roma, attraverso la partecipazione del 49% nell'Italpetroli.
Il memorandum indicherà le scadenze entro cui i pretendenti dovranno inviare le manifestazioni d'interesse ufficiali all'acquisto del pacchetto del 67% della Roma detenuto da Italpetroli. Nessuna proposta d'acquisto può essere calibrata finché non saranno pubblicati i conti al 30 giugno 2010. Il consiglio del 25 settembre dovrebbe approvare il bilancio al 30 giugno, un documento fondamentale per analizzare lo stato di salute della società di calcio. È prevista una perdita, almeno 10 milioni, ma l'attenzione è puntata soprattutto sui debiti.
Nei primi nove mesi, fino al 31 marzo 2010, il gruppo As Roma ha dichiarato una perdita netta di 2,43 milioni, dopo plusvalenze per vendita di calciatori per 22,1 milioni. Gli stipendi di gennaio 2010 sono stati saldati ai calciatori intorno alla metà di maggio, in ritardo di tre mesi.