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Wall Street chiude piatta, come l'Europa, una seduta con pochi spunti e senza dati macro di rilievo

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Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2010 alle ore 18:33.

Wall Street ha chiuso invariata e con scarsi scambi in attesa di alcuni dati chiave che saranno diffusi nei prossimi giorni. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,02% chiudendo a 11010,11. Il Nasdaq è cresciuto dello 0,02% a 2402,33, lo S&P 500 dello 0,01% a 1.165,31 punti.. Dopo la chiusura di Wall Street, l'euro è scambiato a 1,3879 dollari. In assenza di dati macro dagli Stati Uniti (per il Columbus Day) e con Wall Street senza spunti, anche le Borse europee hanno chiuso solo in leggero rialzo con Parigi avanti dello 0,14%, Francoforte dello 0,28% e Londra dello 0,22%.

Tra le blue chip milanesi spicca il rally di Bulgari (+4,97%) che vola ai massimi degli ultimi due anni sulla scia del lusso europeo, guidato dalla svizzera Richmont (+2,75%) che ha ricevuto numerose promozioni da parte degli analisti. Brillante la galassia Agnelli, galvanizzata dalle indiscrezioni di stampa sulla conversione delle azioni privilegiate e di risparmio Fiat in ordinarie. Exor ha guadagnato il 4%, Fiat l'1,87%, mentre i titoli privilegiati e di risparmio del Lingotto sono avanzati di oltre il 2%.

Bene anche la galassia Ligresti con FonSai (+1,02%), sempre in attesa di novità sulla cessione di Liguria Sasa, e la controllante Premafin (+6%), che corre sull'effetto dei recenti acquisti di Vincent Bolloré.

Bancari deboli eccezion fatta per Mediobanca (+1,88%) grazie alle indicazioni positive sulla bozza del bilancio 2009/2010 diffusa venerdì mentre Popolare di Milano lascia sul terreno l'1,47% in attesa del cda che domani deciderà sull'offerta per Monte Parma.

Sul resto del listino ancora forte la Lazio (+12%) mentre Brembo (+1,3%) festeggia l'accordo con la giapponese Suzuki per la fornitura di freni.

A livello europeo ha perso terreno il settore delle materie prime (-0,3%), mentre sono avanzati i servizi finanziari (+1,1%), l'industria (+1%) e le costruzioni (+0,8%). A Parigi SocGen e Bnp perdono rispettivamente l'1,6% e lo 0,9%, giù anche Edf con -0,79%; risalgono invece Dexia (+6,1%) e Vallourec (+2,2%). A Francoforte brilla Prosiebensat (+3,3%) mentre a Londra chiudono in rosso Marks & Spencer (-1,2%) e Prudential (-1,2%).

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