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Questo articolo è stato pubblicato il 16 ottobre 2010 alle ore 12:57.
Una seconda chance. Per evitare di aderire al buio a un'offerta pubblica d'acquisto (Opa). Che spesso, negli ultimi anni, è stata un delisting, un riacquisto in Borsa dell'azienda in alcun casi a prezzi più bassi della quotazione (Ipo) avvenuta pochi anni prima.
Ecco che la riapertura dei termini per l'Opa e la valutazione dell'amministratore indipendente diventano elementi decisivi a tutela degli azionisti. Due novità inserite nel nuovo regolamento redatto da Consob sulle offerte d'acquisto: documento in consultazione fino a metà novembre (www.consob.it) e che entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. I più ottimisti prevedono gennaio.
La riapertura termini funziona così: se l'azionista stima che il prezzo offerto non sia vantaggioso, può decidere di aspettare anche oltre la scadenza del termine di adesione. In tal modo i possessori di titoli vengono sottratti alla «coazione a vendere» (pressure to tender): è il fenomeno per cui si aderisce all'offerta in modo da evitare di restare con il classico cerino acceso da cui consegue l'impossibilità di cedere a posteriori l'azione con facilità (titolo illiquido). Senza parlare poi della perdita di valore.
Così se molti soci la pensano allo stesso modo, l'Opa rischia di fallire. Da qui la possibilità che il prezzo offerto sarà in linea con il reale valore dell'azienda. Questo per il futuro: le offerte in corso sono escluse dalle modifiche del nuovo regolamento. L'11 ottobre ne sono partite due: una è il delisting di Fastweb da parte del socio di maggioranza Swisscom; l'altra è quella lanciata dal fondo immobiliare Donatello sul «cugino» Caravaggio: entrambi i fondi sono gestiti infatti da Sorgente Sgr. Le due Opa chiudono i battenti il 12 novembre. Spulciando però il documento d'offerta su Caravaggio, emerge l'applicazione volontaria della riapertura dei termini di adesione come richiesto dal nuovo regolamento qualora «Borsa Italiana procedesse a revocare le quote del fondo Caravaggio dalle negoziazioni per scarsità del flottante» (riapertura da effettuare entro e non oltre il 13 dicembre 2010).
L'altra grande novità sull'Opa è il parere dell'amministratore indipendente, obbligatorio quando l'offerta è «interna» (promossa dall'azionista/azionisti che detengono una partecipazione superiore al 30% e da coloro che agiscono di concerto, ndr): una presa di responsabilità da parte di soggetti che posseggono di certo maggiori informazioni rispetto ai piccoli azionisti.