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Questo articolo è stato pubblicato il 19 ottobre 2010 alle ore 06:41.
MILANO
Via libera del cda di Terna alla vendita di Rete Rinnovabile al fondo di private equity Terra Firma. L'operazione è stata annunciata ieri al termine del consiglio di amministrazione che ha deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2010 «in considerazione dei risultati del primo semestre e alla luce della prevedibile evoluzione della gestione per l'esercizio in corso». L'acconto sulla cedola è di 8 centesimi di euro per azione, in crescita del 14,3% rispetto all'acconto sul dividendo 2009 e verrà posto in pagamento a decorrere dal 25 novembre 2010.
Tornando all'operazione, il gruppo guidato da Flavio Cattaneo ha firmato ieri un accordo con il fondo di private equity Terra Firma per la vendita del 100% di Rete Rinnovabile, la società operativa nell'ambito del fotovoltaico interamente controllata da Terna attraverso SunTergrid. Il valore stimato dell'operazione si attesta tra 620 e 670 milioni di euro e il closing è previsto per il 31 marzo 2011. Tale prezzo, precisa la nota, «è stato concordato modularmente sulla base degli impianti che – alla data del closing subordinato alla realizzazione di alcune condizioni sospensive – beneficeranno alternativamente degli incentivi del Conto Energia 2010 o del Conto Energia dei primi mesi del 2011».
Secondo i primi calcoli degli analisti, una valutazione compresa intorno ai 620-670 milioni implica per Terna una plusvalenza di circa 200 milioni di euro.
Terna ha costituito in breve tempo, con consistenti investimenti, Rete Rinnovabile come un progetto di sviluppo nel settore della generazione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, con l'obiettivo di valorizzare terreni di sua proprietà attualmente non utilizzati, posti all'interno delle stazioni elettriche o adiacenti al perimetro delle stazioni elettriche stesse. Ma non potendo al tempo stesso trasmettere e generare energia, aveva avviato i contatti per la vendita. Il tutto è stato perfezionato in tempi record, se si pensa che la società è stata costituita a dicembre 2009 e ceduta ad ottobre 2010.
«Siamo molto soddisfatti dell'accordo raggiunto», ha commentato l'amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo. «Abbiamo concluso un'operazione che fa bene a Terna, al paese e al sistema elettrico. Infatti, in tempi molto brevi, il management di Terna è riuscito a costituire, avviare e cedere una società, Rtr, che sarà, al closing, il primo operatore unitario di fotovoltaico in Italia e tra i primi in Europa. La nuova società, con i circa 150 MWp farà crescere in un solo colpo di quasi il 10% l'attuale parco fotovoltaico italiano, consentendo un risparmio annuo di circa 135 mila tonnellate di emissione di Co2 nell'aria, importante contributo anche per la salvaguardia dell'ambiente».