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Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2010 alle ore 06:43.
MILANO
Paolo Biasi è stato riconfermato ieri alla presidenza della Fondazione CariVerona. La nomina, avvenuta per acclamazione e dunque all'unanimità, è stata effettuata dal nuovo Consiglio Generale dell'ente cui fa capo una partecipazione del 4,63% di UniCredit, livello che mantiene la Fondazione scaligera al primo posto tra gli azionisti italiani dell'istituto. La nomina di Biasi, scontata dopo gli ormai numerosi consensi espliciti del sindaco di Verona Flavio Tosi, è arrivata tecnicamente dopo una relazione introduttiva di un "comitato di saggi" che ha vagliato le possibili candidature. Comitato composto da tre consiglieri: l'avvocato Eugenio Caponi, veronese, storico collaboratore di Biasi (è stato anche vicepresidente vicario di UniCredit), e attuale vicepresidente vicario della Fondazione che però, da tempo, aveva fatto sapere di non essere disponibile a nuovi incarichi per favorire un ricambio generazionale; l'avvocato Maurizio Boscarato, di Ancona, provincia importante per la Fondazione che, non va dimenticato, è espressione dei territori (e delle ex banche conferitarie) di Verona, Vicenza, Ancona e Belluno; e monsignor Francesco Gasparini, direttore del Mueso Diocesano di Vicenza. I tre "saggi" hanno consultato i consiglieri generali, arrivando alle proposte che ieri hanno portato poi alla votazione. Scontata la riconferma di Biasi alla presidenza, l'attesa era per la scelta dei vicepresidenti e, in particolare, del vicario. Carica più importante del solito dato che, stante una possibile futura sospensione temporanea di Biasi a causa dei guai giudiziari delle sue aziende, in caso di emergenza il vicario potrebbe assumere la carica di presidente pro-tempore. Forse anche per questo Biasi è riuscito a imporre una persona di sua fiducia, l'avvocato Giuseppe Sala, superando il candidato del Sindaco di Verona Flavio Tosi che era Giovanni Maccagnani. Considerando la distribuzione degli incarichi finale, risulta evidente che sull'asse Biasi-Tosi vi è stata una trattativa dura ma rispettosa. E se Sala è il vicepresidente vicino a Biasi, a Maccagnani sono stati assegnati due importanti incarichi "reali": il coordinamento della commissione che predisporrà il Documento programmatico previsionale per le erogazioni e la guida del Comitato Finanza dedicato agli investimenti.