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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2010 alle ore 15:16.
La bolletta è salata. Un aggravio di circa il 200% dei costi sopportati attualmente dal mercato per rendere "federale" la Consob. Cioè per trasferire la sede della commissione di vigilanza da Roma a Milano come richiede un progetto di legge (n.3572) in discussione a Montecitorio firmato dai deputati della Lega Nord. Appena 3 articoli in tutto in cui si dispone analogo trasferimento anche per l'Antitrust in quella che è considerata la piazza finanziaria nazionale. Oggi il presidente vicario dell'authority per il mercato Vittorio Conti sarà audito dalla commissione affari costituzionali della Camera.
Ma intanto Cgil, Cisl e Uil, già incontrate nella scorsa settimana dai deputati, hanno spiegato a chiare lettere che soltanto per le spese più immediate il provvedimento aggraverebbe di 50 milioni il bilancio della Consob. Dismettere sedi già in uso a Roma e trovarne di nuove nella capitale lombarda comporterebbe tra l'altro - hanno sottolineto – la perdita di 12milioni di investimenti per lavori a fondo perduto già effettuati, penali per circa 11,4 milioni per la rescissione anticipata dei contratti di locazione cui si aggiungerebbe una perdita di circa 19 milioni per l'interruzione anzitempo di servizi in outsourcing oltre a 3-4 milioni per la duplicazione delle attrezzature informatiche nel periodo di transizione.
Ma le spese maggiori sarebbero quelle relative al personale, per pagare indennità di trasferta, riciclare in altre amministrazioni i funzionari non trasferiti, rimpiazzare i posti vacanti. In tutto - stimano ancora i sindacati - i contributi di vigilanza che ogni anno intermediari ed emittenti pagano per sostenere il bilancio della Consob (108 milioni nel 2010 su un fabbisogno di 118) potrebbero addirittura triplicare.
Al di là degli aspetti puramente economici c'è chi mette in dubbio l'utilità del trasferimento. Ad esempio la Sec - il regulator Usa – ha il suo quartier generale a Washington e non a New York (dove sta la Borsa). Ed anche la Bafin tedesca ha sede a Bonn e soltanto un ufficio distaccato a Francoforte. In una logica di efficienza, e non di una disputa di campanile, potrebbero essere progressivamente rafforzati gli uffici milanesi della Consob più a stretto contatto con il mercato (gli attuali concorsi continuano in realtà a privilegiare la sede romana).