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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2010 alle ore 15:22.
Telecom Italia ha chiuso i primi nove mesi del 2010 con un utile netto in crescita. Ma i ricavi e il margine operativo in calo hanno deluso gli investitori. Motivo per cui il titolo è oggi il peggior sul listino milanese con un ribasso superiore al 3 per cento.
I conti
Nel dettaglio, Telecom Italia ha chiuso i primi nove mesi 2010 con ricavi per 19,8 miliardi (-0,5%, -4,9% in termini organici). L'ebitda é stato di 8,4 miliardi (-0,6%), al netto di 240 milioni accantonati per interventi sul personale e l'utile netto di 1,8 milardi (+57,2%). Escludendo le partite di natura non ricorrente, l'utile é di 1,9 miliardi, in rialzo del 14,6%. L'indebitamento é calato di 964 milioni rispetto a fine 2009, attestandosi a 32,9 miliardi.
Gli investimenti industriali sono stati pari a 2,938 miliardi di euro, con una riduzione di 60 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2009. Il flusso di cassa della gestione operativa è pari a 3,451 miliardi di euro, con una riduzione di 481 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2009 principalmente per effetto dell`utilizzo dei fondi operativi accantonati in Bilancio negli esercizi precedenti legati alla vicenda Sparkle. Escludendo tale impatto la generazione di cassa operativa del periodo (3.840 milioni di euro) risulta sostanzialmente in linea con lo stesso periodo dell`esercizio precedente.
Per quanto riguarda l'andamento del gruppo Telecom Italia per l'esercizio in corso, sulla base dei risultati dei primi nove mesi, si confermano i seguenti target per l'intero anno 2010: Ebitda organico sostanzialmente stabile nel confronto con l'anno precedente; investimenti industriali pari a circa 4,3 miliardi di euro; indebitamento finanziario netto rettificato intorno a 32 miliardi di euro a fine 2010.