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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2010 alle ore 06:41.
Il calo dell'euro e il corrispondente recupero del dollaro sono riusciti solo in parte ad arginare i rincari sui mercati delle materie prime. Per molte commodities il rally è proseguito anche ieri. Tra i metalli preziosi ci sono stati nuovi record: l'oro ha superato 1.410 dollari l'oncia, anche se gli analisti sono scettici che possa aver tratto sostegno dalle affermazioni del presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick, che auspica il ritorno in chiave moderna del "gold standard" (si vedano i servizi a pagina 8). Anche l'argento e il palladio hanno aggiornato i massimi pluriennali, il primo oltre 27 $/oz e il secondo oltre 710. Anche il petrolio Wti, dopo una seduta prevalentemente debole, ha chiuso ai massimi da due anni (87,06 $/barile) Per contro, i metalli non ferrosi all'Lme hanno chiusi tutti in negativo la seduta ufficiale (in serata c'è stato un recupero solo per lo stagno). Forti acquisti si sono invece concentrati sui mercati agricoli, con record per il cotone, il caffè e lo zucchero. Rialzi consistenti anche per il cacao (oltre il 2%) e, al Cbot, per il riso grezzo e il frumento.