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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2010 alle ore 11:57.
Wall Street chiude la seduta in territorio positivo con il Dow Jones che sale dello 0,08% a 11.355,75 punti, il Nasdaq che avanza dello 0,62% a 2.578,78 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,43% a 1.218,64 punti. La Borsa americana ha tenuto conto dei buoni dati macro che sono arrivati sul fronte della bilancia commerciale e del lavoro. I dati Usa spingono al rialzo il dollaro e l'euro ne risente scendendo sotto quota 1,37.
La moneta unica viene scambiata a 1,3696 dopo aver toccato i minimi di giornata a 1,3687 dollari. L'euro scende anche in concomitanza dell'aumento del rischio sui paesi periferici (Irlanda e Portogallo), rischio che affossa le Borse europee con gli indici in pesante calo. Piazza Affari cede il 2,51%, Parigi l'1,62%, Francoforte l'1,19%, Londra l'1,13 per cento.
Bond Irlanda e Portogallo ai massimi
Sui listini europei pesano i rinnovati timori dei paesi periferici (Irlanda e Portogallo) i cui bond, in termini di rendimenti, hanno aggiornato i massimi storici. Nel dettaglio, il premio chiesto dagli investitori per detenere titoli di Stato a 10 anni irlandesi e portoghesi piuttosto che i benchmark bund tedeschi è salito in entrambi i casi a un nuovo massimo storico, dopo la decisione della clearing house LCH Clearnet di aumentare i margini di garanzia per il debito dell'Irlanda.
Lo spread di rendimento tra decennali irlandesi/tedescchi ha rotto la soglia di 600 punti base ed è salito fino a 606 pb, ennesimo massimo storico, dopo la decisione della clearing. L'analogo spread del Portogallo si è allargato di 17 punti base fino a 468 dopo il risultato dell'asta di oggi in cui i rendimenti sono saliti al massimo dall'adozione dell'euro.
Segnali di rallentamento dalla Cina
Sull'andamento dei listini pesano le notizie giunte in giornata dalla Cina che preludono a un rallentamento dell'economia. La Banca del Popolo di Cina, banca centrale cinese, ha infatti confermato la decisione di aumentare il tasso delle riserve obbligatorie delle banche di 50 punti base al fine evitare la crescita degli impieghi e quindi di lottare contro l'inflazione. Il rialzo sarà effettivo da martedì 16 novembre. Allo stesso tempo le importazioni di rame a ottobre sono calate del 25%. Un altro segnale, questo, non entusiasmante.