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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2010 alle ore 18:27.
Quelle su Magneti Marelli, Ferrari e Alfa Romeo sono «alcune fra le opzioni strategiche che l'operazione di scissione metterà a disposizione del gruppo Fiat postscissione e che i competenti organi societari potranno valutare nella loro piena discrezionalità». È la precisazione del Lingotto su richiesta Consob in relazione alle notizie pubblicate su Magneti Marelli, Ferrari ed Alfa Romeo. Quindi niente di deciso - dice la Fiat alla Consob, dopo che la notizia aveva spinto il titolo lunedì mentre oggi le azioni del Lingotto sono state vendute (-2,02%) - ma solo alcune delle ipotesi che potrebbero essere valutate dopo la scissione di Fiat Industrial dall'Auto, operativa dal primo gennaio del prossimo anno.
Il Lingotto fa quindi riferimento all'incontro con gli analisti da cui sono trapelati i rumor sulle cessioni e su Ferrari in Borsa. «L'incontro di venerdì scorso, programmato da tempo - spiega la Fiat - è stato uno delle usuali riunioni fra il management della società e rappresentanti della comunità finanziaria. Nell'occasione sono stati illustrati gli obiettivi strategici di Fiat Industrial e di Fiat dopo la programmata scissione. La presentazione, basata su dati già comunicati al mercato, è stata resa pubblica ai sensi della normativa vigente».
«Come è normale, da tale presentazione - aggiunge la Fiat - gli analisti hanno tratto differenti conclusioni che hanno dato origine ai rispettivi report. In particolare, le considerazioni fatte dall'analista di Morgan Stanley riflettono le sue personali deduzioni circa le possibili future strategie dei due gruppi dopo la scissione, soprattutto per quanto riguarda future ed ipotetiche operazioni straordinarie».