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Crociata anglicana contro Murdoch

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Questo articolo è stato pubblicato il 24 novembre 2010 alle ore 10:54.

LONDRA-Rupert Murdoch è abituato a ottenere quello che vuole. Il fondatore di NewsCorp sa come sbaragliare i nemici e non teme alcuna potenza terrena. Ora però un nuovo e temibile oppositore è sceso in campo a contrastare il magnate dei media: la Chiesa anglicana.


Con una mossa senza precedenti, la Church of England ha scritto a Ofcom, l'ente di regolamentazione dei media, per chiedere che, per tutelare la pluralità di informazione, sia bloccato il tentativo di NewsCorp di acquistare la totalità di BSkyB, la pay tv di cui controlla già il 39% per cento. «Se News Corporation controllasse del tutto BSkyB dominerebbe sia il settore televisivo che dei giornali in Gran Bretagna – ha scritto Nigel McCulloch, vescovo di Manchester e portavoce della Chiesa –. Il timore è che ci sarebbe sempre il potenziale per l'esercizio di un sottile controllo editoriale, non ultimo nel processo di selezione delle notizie da seguire e di quelle da evitare».
All'inizio di novembre il gruppo di Murdoch aveva formalmente chiesto alle autorità di Bruxelles l'autorizzazione per acquistare il 100% di BSkyB. Nello stesso giorno il ministro del Business Vince Cable aveva annunciato l'apertura di un'inchiesta per valutare le conseguenze del takeover sul settore dei media britannico. Si prevede che il responso della Ue arrivi l'8 dicembre, mentre l'inchiesta britannica deve concludersi entro fine anno. BSkyB ha lasciato intendere che accetterà un'offerta di 800 pence per azione, ma ogni trattativa è stata sospesa in attesa del verdetto di Bruxelles.


«C'è un gran bisogno di una forte ed efficace regolamentazione della proprietà e della pluralità dei media», ha scritto il vescovo. La Chiesa si è quindi schierata a fianco di un eterogeneo ma nutrito drappello di oppositori di NewsCorp. Il mese scorso i Ceo dei maggiori gruppi televisivi e giornali britannici, dalla Bbc a Channel 4, dal Guardian al Daily Mail al Telegraph, avevano chiesto a Cable di intervenire per bloccare un takeover che porterebbe a una "concentrazione eccessiva di potere" nelle mani di Murdoch.
BSkyB è il maggiore gruppo televisivo in Gran Bretagna e NewsCorp controlla già due quotidiani a grande tiratura, The Sun e The Times, e due giornali della domenica, News of the World e The Sunday Times, che insieme rappresentano oltre un terzo della circolazione di giornali nel Paese.

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Tags Correlati: Bbc | Bruxelles | Church | Commissioners | Inghilterra | News Corporation | Ofcom | Playboy Channel | Rupert Murdoch | Telecomunicazioni | Vince Cable

 

NewsCorp è già passata al contrattacco: in una lettera di tredici pagine inviata a Ofcom, il gruppo sottolinea che bloccare il takeover sarebbe «contro l'interesse nazionale». La Chiesa anglicana però ha già dimostrato che alle parole sa far seguire i fatti. I Church Commissioners, che gestiscono il fondo pensioni da 4,8 miliardi di sterline dei preti, un tempo avevano un notevole investimento in BSkyB. Nel 1995, però, quando la pay tv ha lanciato il Playboy Channel che per ovvie ragioni la Chiesa non ha gradito, i Commissioners hanno venduto tutto, fino all'ultima azione.

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