Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 26 novembre 2010 alle ore 06:42.
Le previsioni sulla produzione di gomma naturale si fanno un po' più rosee, sia per quest'anno che per il prossimo. Ma per sperare in una discesa dei prezzi, recentemente ai massimi storici, bisognerà attendere. Perché in quest'ultimo scorcio del 2010 il clima nei maggiori paesi esportatori è davvero impietoso e nell'immediato rischia di assottigliare ancora di più la già scarsa disponibilità di prodotto.
L'Associazione dei paesi produttori di caucciù (Anrpc), che rappresenta il 92% dell'offerta mondiale, avverte che nei mesi di novembre e dicembre la raccolta di lattice si ridurrà del 4,5%, a 1,755 milioni di tonnellate, a causa delle piogge incessanti che stanno martellando il Sud Est asiatico e in particolare la Thailandia.
La stessa Anrpc ha tuttavia alzato le previsioni sull'output nel 2010, che ora si attende in rialzo del 6,6% a 9,502 milioni di tonn. La revisione è legata al deciso miglioramento delle stime sulla produzione indonesiana, portate da 2,59 a 2,85 milioni di tonn. «La forte salita dei prezzi – spiega Jom Jacob, senior economist dell'Associazione – sembra aver spinto i piccoli coltivatori, che rappresentano la categoria dominante in Indonesia, a estrarre il massimo rendimento possibile dalle loro piantagioni». Come risultato, la produzione di Giakarta è aumentata del 33,1% nel terzo trimestre e potrebbe salire di un altro 18,6% tra ottobre e dicembre.
«Se le condizioni meteorologiche saranno normali – aggiunge Jacob – la produzione mondiale di gomma potrebbe aumentare anche nel 2011». L'incremento è al momento stimato del 4,2% a 9,898 milioni di tonn.
Le importazioni a livello globale dovrebbero attestarsi a 3,26 milioni di tonn. quest'anno (+7,1%) e salire a 3,45 il prossimo (+6%). La Cina, responsabile di oltre metà dell'import, potrebbe rallentare i consumi del 2% nel trimestre in corso, a causa delle misure adottate dal governo a freno dell'inflazione. Il suo import, previsto di 1,72 milioni di tonn. nel 2010, secondo l'Anrpc rimarrà stabile (1,75 milioni di tonn) nel 2011.
© RIPRODUZIONE RISERVATA