Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2010 alle ore 14:47.
LONDRA - Le rivelazioni della Fed rimbalzano a Londra e riaccendono la polemica sui generosi aiuti concessi alle banche durante la crisi finanziaria. In totale, le banche britanniche hanno avuto prestiti dalla Fed per oltre mille miliardi di dollari, o 640 miliardi di sterline, un terzo del totale elargito dalla Banca centrale americana.
La britannica Barclays è stata la maggiore beneficiaria estera dei fondi di emergenza della Fed americana e ha ricevuto un totale di 232 miliardi di dollari, pari a 149 miliardi di sterline in prestiti a breve termine con una scadenza di uno o tre mesi, utilizzati soprattutto per finanziare l'acquisizione della divisione Usa di Lehman Brothers nel settembre 2008. Anche Royal Bank of Scotland (Rbs), secondo i documenti resi noti ieri dalla Fed, ha incassato 38,8 miliardi di dollari nell'ottobre 2008. Le lista degli istituti di credito britannici che hanno ottenuto gli aiuti Usa comprende anche Bank of Scotland, Abbey National e Hsbc.
Sia Barclays che Rbs hanno sottolineato oggi che tutti i prestiti sono stati ripagati fino all'ultimo centesimo e con gli interessi. Rbs ha aggiunto che non utilizza più la credit facility della Fed e che in generale ha «notevolmente ridotto» i prestiti dalle banche centrali.
Mentre la Fed è costretta alla trasparenza, le autorità britanniche intendono mantenere il riserbo sui contenuti della lunga inchiesta sullo spettacolare crollo di Rbs. Stamattina la Financial Services Authority ha annunciato di avere concluso l'inchiesta sulla banca, condotta da PriceWaterhouseCoopers, e che nessun provvedimento sarà preso contro l'ex chief executive di Rbs Fred Goodwin, diventato il simbolo della crisi finanziaria, o altri dirigenti. L'Fsa si è limitata a dire che il quasi-fallimento di Rbs, poi salvata dal Tesoro britannico, è stato dovuto alle «pessime decisioni» prese dai dirigenti ma non ad «attività disoneste o truffe» e quindi non ci saranno conseguenze giudiziarie per le persone allora al vertice della banca.