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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2010 alle ore 09:46.
Oggi si svolgerà un atteso vertice degli eredi Hermès, che detengono il 73,4% della società, e il titolo ha ripreso a correre in Borsa. Dall'inizio della settimana è salito del 12,4% e nella sola seduta di ieri ha fatto segnare un aumento del 5,3% a 166 euro. Con scambi significativi, visto che negli ultimi giorni è passato di mano il 3,2% del capitale, cioè un terzo di un flottante ormai ridotto al lumicino.
All'ordine del giorno dell'incontro, che Hermès si limita a confermare senza aggiungere alcun dettaglio, ci sarebbero alcune ipotesi per rafforzare le difese contro l'offensiva di Lvmh, che a fine ottobre aveva annunciato a sorpresa di possedere il 17,1% del gruppo.
Sul tavolo ci sarebbero due opzioni: la creazione di una holding che riunisca le quote possedute dalla cinquantina di rappresentanti della quinta e sesta generazione; un patto tra azionisti che vincoli i titoli posseduti dai membri della famiglia.
Queste ipotesi hanno già spinto Colette Neuville, fondatrice e presidente dell'Associazione di difesa degli azionisti minoritari, ad allertare l'Amf, la Consob francese. Secondo la Neuville gli avvocati degli eredi Hermès avrebbero infatti chiesto in via preventiva all'Amf la disponibilità a concedere una deroga all'obbligo di Opa, che scatta quanto un singolo azionista o un gruppo di azionisti legati da un patto superano quota 33 per cento. Sostenendo che qualunque cosa accada si tratta in realtà di un rimescolamento di carte tra chi già detiene oggi, e largamente, il controllo della società.
La Neuville respinge questa tesi, ricordando che Hermès non ha mai comunicato l'esistenza di un patto tra azionisti e ha sempre sostenuto che l'attuale struttura societaria, un'accomandita per azioni, è ampiamente sufficiente a difendere l'azienda da eventuali tentativi di scalata. Se tutto questo non è vero, o non è più vero, gli azionisti della famiglia, in presenza di una diversa modalità di controllo, dovranno lanciare un'Opa, visto che hanno in mano oltre il 70% della società.
En passant la Neuville ricorda a Hermès, quotata dal 1993, che quando si decide di andare sul mercato bisogna rispettarne le regole. Altrimenti si resta un'azienda familiare.