Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2010 alle ore 06:40.
MILANO
I vertici di UniCredit varano il nuovo piano industriale quinquennale (2011-2015) e definiscono le nomine rimaste scoperte nel dopo-Profumo. I due temi, piano e nomine, sono stati oggetto ieri di quattro ore di discussione da parte dei comitati strategico, governance e nomine di UniCredit e saranno ufficializzati dopo l'approvazione del consiglio di amministrazione del 14 dicembre.
Il piano industriale, un vero e proprio masterplan che definisce le linee guida del futuro del gruppo nei prossimi cinque anni, era già stato messo a punto dai top manager prima della pausa estiva. Dopo l'uscita dell'ex amministratore delegato Alessandro Profumo, il piano è stato rivisitato dal neo ceo Federico Ghizzoni. Ma, a quanto pare, senza cambiare la sostanza di un lavoro che era stato condiviso dall'intero management-team. E che avrebbe come punto centrale, in attesa dei dettagli, l'incremento del capitale allocato alle banche della Central Eastern Europe e un ridimensionamento del capitale destinato alla divisione Corporate & Investment banking.
Divisione che, per il momento, resta ancora senza una guida. Dopo l'annunciata uscita di Sergio Ermotti, che assumerà un ruolo di gran rilievo al vertice di Ubs (si veda l'articolo in pagina), il neo Ceo Ghizzoni sembra aver avviato una fase di ripensamento dell'intera divisione. E c'è chi sostiene che, prima di procedere con le nomine, il vertice stia effettuando una sorta di due diligence interna sul portafoglio in pancia alla divisione. «Ci vorrà ancora qualche settimana», ha detto due giorni fa il direttore generale di UniCredit Roberto Nicastro.
Tra le posizioni rimaste scoperte dopo la tornata di ricambio al vertice, ci sono anche la guida della divisione retail (che era di Nicastro) e di quella Est Europa (che faceva capo allo stesso Ghizzoni. Per il rilevante incarico di responsabile delle risorse umane, dopo l'uscita di Rino Piazzolla, Ghizzoni avrebbe proposto al comitato nomine la candidatura di Paolo Cornetta, manager interno di lungo corso, che finora si occupava della direzione del personale della divisione italiana Family e Pmi (in sostanza della parte più rilevante del personale di gruppo).