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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2010 alle ore 12:03.
Salvare le banche può essere, a volte, un'operazione profittevole per uno Stato. Almeno è così che è si è chiusa la vicenda degli aiuti del Tesoro degli Stati Uniti a Citigroup, oggi la sesta banca al mondo con una capitalizzazione da 87 miliardi di dollari (guarda la gallery delle banche più grandi del mondo).
Poche ore fa, infatti, il governo di Washington ha venduto sul mercato l'ultima quota di azioni della banca che deteneva in portafoglio al prezzo di 4,35 dollari per azione (10 centesimi in meno rispetto alla chiusura di ieri). Nel dettaglio, il Tesoro ha venduto 2,4 miliardi di azioni mettendo in cassa 10,5 miliardi di dollari. Sommando interessi, dividendi e plusvalenze da precedenti operazioni il totale dei ricavi lordi incamerati dallo Stato dall'operazione di salvataggio di Citigroup è di 12 miliardi di dollarri (valore da cui bisognerebbe detrarre i costi impliciti dell'operazione di salvataggio, non comunicati).
Il governo degli Stati Uniti salva Citigroup dal fallimento
Complessivamente nel 2008 e nel 2009 il Tesoro ha investito 45 miliardi di dollari per salvare Citigroup dalla crisi finanziaria, nell'ambito del piano Tarp (Troubled assets relief program), approvato dal Congresso il 3 ottobre 2008 al termine della presidenza di George W. Bush.
Nel frattempo, l'istituto ha rimborsato 20 miliardi di dollari in azioni privilegiate, mentre altri 25 miliardi sono state convertite in 7,7 miliardi di azioni ordinarie detenute dal Tesoro che già lo scorso anno era sceso dal 27% ad una quota sotto il 7% attraverso operazioni di vendite controllate sul mercato. Il Tesoro è riuscito ad ottenere un prezzo medio di 4,14 dollari per ognuno dei 7,7 miliardi di titoli Citigroup venduti, rispetto ai 3,25 dollari del tasso di conversione con il quale aveva ricevuto i titoli.
Come si arriva al calcolo dei 12 miliardi di profitti lordi
Il Tesoro ha spiegato che la stima di plusvalenze lorde di 12 miliardi di dollari rispetto alla cifra di 45 miliardi spesi per il salvataggio includono i profitti realizzati dalla vendita di titoli ordinari per circa 6,85 miliardi, interessi e dividendi per 2,9 miliardi e 2,2 miliardi relativi ai "trust preferred securities" ricevuti come garanzie su un pacchetto di asset di Citigroup.