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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2010 alle ore 17:57.
Caso Parmalat. Dopo tre anni il processo sul crac da 14 miliardi di euro della società di Collecchio si è chiuso con la condanna del patron Calisto Tanzi a 18 anni di reclusione. Ai risvolti della sentenza, il Sole 24 Ore in edicola domani dedica un ampio approfondimento con un'intervista esclusiva al procuratore di Parma, Gerardo La Guardia, che al termine della requisitoria al processo aveva chiesto 20 anni di reclusione per Calisto Tanzi.
Risparmiatori traditi
Ampio focus anche sul versante degli investitori, usciti al momento sconfitti dalla sentenza in primo grado emessa dal Tribunale presieduto da Eleonora Fiego. Carlo Federico Grosso, il legale che ha seguito le azioni penali di parte civile contro Parmalat e che rappresenta 32mila risparmiatori del "Comitato Sanpaolo" che hanno sottoscritto obbligazioni Parmalat prima del fallimento, indica la percentuale di quanto i risparmiatori sono riusciti a recuperare (e per buona parte già a incassare) con accordi transattivi con le banche.
Verrà pubblicato anche un dettaglio delle operazioni transattive con il sistema bancario italiano e internazionale. Plus approfondirà anche il tema del recupero con la provvisionale di 2 miliardi inflitta dal Tribunale di Parma. Si teme che i beni confiscati agli imputati riusciranno a coprire solo una piccola parte dei 2 miliardi che dovranno risarcire alla nuova Parmalat guidata da Enrico Bondi. Il risarcimento del 5% del valore nominale delle obbligazioni (più o meno 30 dei circa 600 milioni di crediti) ha un valore quasi del tutto platonico.