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Finanza e Mercati In primo piano

Ghizzoni vara nomine e piano

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Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2010 alle ore 06:41.

Approvazione del nuovo piano strategico 2011-2015, via libera alle attese nomine della prima linea di management e mandato al ceo di entrare nella fase negoziale per l'offerta delle Poste per la cessione di Mcc, pervenuta nell'ambito del progetto Banca del Sud voluto dal Ministero dell'Economia. Sono questi i tre temi centrali – oltre alla decisione di non affiancare il Credit Suisse nella garanzia degli aumenti di capitale di Premafin e Fondiaria-Sai (si veda l'articolo a fianco) – esaminati ieri dal consiglio di amministrazione di UniCredit su proposta del neo amministratore delegato Federico Ghizzoni.


Le linee guida del nuovo piano, che rappresenta la cornice che poi racchiuderà il business plan con i target finanziari che sarà dettagliato entro l'estate, si basano su quattro punti principali. Il primo: confermata la piattaforma strategica basata sull'ampio network nei vari Paesi della "core Europe" e della Central Eastern Europe (Cee). Il secondo riguarda la «valorizzazione del posizionamento internazionale a beneficio clienti e territori», anche favorendo le azioni cross-border delle aziende clienti. Terzo punto: «gestione attiva dell'allocazione del capitale a favore delle aree a maggior ritorno atteso». Tradotto in parole povere, come già anticipato da Ghizzoni, il capitale allocato complessivamente nel Centro Est Europa «vedrà un progressivo aumento». Concentrandosi soprattutto su quelle aree in cui UniCredit ha già forti quote di mercato (a partire da Turchia e Polonia). Al contempo, la strategia di gruppo prevede «che la divisione Corporate e Investment Banking (Cib) resta un pilastro fondamentale», e il piano ne prevede «il rafforzamento anche attraverso consistenti investimenti». Rinviata, però, la nomina del responsabile del Cib in sostituzione di Sergio Ermotti, uscito dopo la scelta di un'unica direzione generale affidata a Roberto Nicastro.
Quarto punto del piano, ma probabilmente il primo nell'agenda temporale di Ghizzoni e del top management, è «il recupero di redditività ed efficienza e semplificazione organizzativa». Recupero che passa soprattutto dal focus sulle attività in Germania e da un rapida «ristrutturazione e rilancio delle attività in Italia, anche facendo leva sul progetto One4C» che, dopo la partenza formale a novembre, darà i primi risultati visibili già a inizio 2011.

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Tags Correlati: Alessandro Maria Decio | Carmine Lamanda | Central Eastern Europe | Cib Cee | Comunità economica europea | Famiglie | Federico Ghizzoni | Frederick Gertmann | Gianni Franco Papa | Italia | Nomine nelle società | Poste Italiane | Rino Piazzolla | Sergio Ermotti

 

Nell'ambito della semplificazione organizzativa, il consiglio ha deciso poi di portare sotto le competenze del direttore generale Nicastro anche le attività di leasing, mentre il global transaction banking – che solo poche settimane fa erano state sfilate a Ermotti per passare sotto il neo dg – sono state ritrasferite sotto la divisione Cib.

Il capitolo nomine si è chiuso con la scelta di Gianni Franco Papa (finora responsabile Cib Cee in Bank Austria) alla guida della divisione Central Eastern Europe, che fino a poche settimane fa faceva capo direttamente a Ghizzoni. Alla guida della divisione Famiglie e Pmi (il nuovo retail «allargato»), finora guidato da Nicastro, è stato chiamato Alessandro Maria Decio che lascia la carica di Chief Operating Officer della banca turca (quella che, all'estero, ha un settore retail più ampio). A Frederick Gertmann, finora capo del retail marketing in Italia, va la responsablità della divisione Famiglie e Pmi Italia, alle dipendenze del country chiarman Gabriele Piccini. Completano le nomine, Paolo Cornetta alle risorse umane (al posto di Rino Piazzolla) e Giuseppe Scognamiglio alle relazioni istituzionali e con i regulator (in sostituzione di Carmine Lamanda).

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