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Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2010 alle ore 06:41.
MILANO
Il rapporto Deloitte su Telecom è pronto e sarà illustrato domani al consiglio d'amministrazione. Il lavoro, commissionato alla società di revisione all'indomani dell'esplodere del caso Sparkle, è in sostanza una ricognizione delle conseguenze per la società dei fatti che sono stati oggetto di indagini penali e che potrebbero essere rilevanti anche al fine di promuovere eventuali azioni di responsabilità.
Tre, dunque, i filoni principali scandagliati dal team Deloitte coordinato da Antonio Cattaneo: il caso dei dossier illegali quando a capo della securitity del gruppo c'era Giuliano Tavaroli, il caso Sparkle che è già costato più di 500 milioni e ha prodotto l'avvio di un'azione di responsabilità contro l'ex amministratore delegato della controllata Telecom, e quello delle Sim false, emerso dalla segnalazione di anomalie nella primavera del 2008. Tra gli argomenti oggetto di approfondimento non risulta esserci invece la cessione degli immobili del gruppo a fondi partecipati anche da Pirelli, perchè la questione già trattata con le procedure adottate per i rapporti con le "parti correlate" (come era ai tempi Pirelli) non ha dato luogo a indagini penali, nonostante l'Asati (l'associazione dei piccoli azionisti Telecom) abbia presentato sulla questione un esposto alla Consob che è ancora al vaglio degli uffici della Commissione.
Secondo quanto riferisce l'agenzia Radiocor, al consiglio di domani un primo punto della situazione dovrebbe essere fatto dal presidente Gabriele Galateri. Ma alla riunione saranno presenti anche tutti gli altri consulenti che hanno lavorato intorno al dossier: i legali Luca Santamaria (per gli aspetti penalistici) e Bruno Cova dello studio Paul Hastings (per gli aspetti civilistici), oltre all'avvocato Franco Bonelli, che si era già occupato della questione Sparkle, al quale è stato chiesto un ulteriore parere a riguardo delle eventuali azioni di responsabilità.
Ma domani non è previsto alcun voto sull'avvio di azioni legali, considerato che per i consiglieri si tratterà di una prima informativa dopo la conclusione delle "indagini interne", che la materia è complessa e suscettibile di diverse interpretazioni, e che i tempi di prescrizione consentono di affrontare concretamente l'argomento in tempi utili per l'assemblea di bilancio della prossima primavera che dovrà anche rinnovare il consiglio.