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Questo articolo è stato pubblicato il 24 dicembre 2010 alle ore 06:42.
Il «molto più difficile» contesto di finanziamento per le banche e il governo, il deterioramento dello scenario economico a breve termine e il passo troppo lento nella riduzione del deficit corrente: queste le tre ragioni che hanno indotto Fitch Ratings a dare un nuovo schiaffo all'Eurozona prendendo di mira il Portogallo. L'agenzia di rating ha declassato il debito a lungo termine di Lisbona a un rating di A+ dal precedente AA-, per di più con un outlook già negativo, a due giorni dall'avvertimento arrivato da Moody's, pronta anch'essa ad abbassare le sue valutazioni sul Portogallo (di uno o due scalini) rispetto al rating attuale di A1 in seguito alle debole prospettive di crescita e ai maggiori costi di indebitamento del paese. È il culmine di un crescendo rossiniano iniziato a fine novembre con una analoga minaccia avanzata da Standard & Poor's. Quest'ultima agenzia se l'è presa ieri con la Slovenia: pur confermando il rating sovrano di doppia A, ha abbassato l'outlook di Lubiana da stabile a negativo, citando l'assenza di misure strutturali finalizzate a contenere il deficit pubblico.
Non c'è tregua, dunque, per la periferia dell'eurozona e non a caso l'euro ieri ha contrastato a fatica nuove pressioni ribassiste. L'ultima mossa di Fitch ha dissipato la ventata di ottimismo arrivata il giorno prima con le indicazioni secondo cui la Cina sarebbe disponibile ad acquistare una significativa porzione del debito lusitano (nell'ordine dei 4-5miliardi di euro) per aiutare Lisbona a fronteggiare le difficoltà sui mercati obbligazionari. Non che l'agenzia sia del tutto pessimista, tanto da ritenere che a partire dal 2012 l'economia portoghese sia ben posizionata per «entrare in una fase di recupero sostenibile». Tuttavia il 2011 si profila in modo negativo: Fitch pronostica una contrazione del Pil reale portoghese dell'1%, con il rischio che la riduzione del Pil possa risultare anche più severa fino a «porre una pressione ancora più forte sulle finanze pubbliche e sulla qualità degli asset bancari». Una eventualità che induce Fitch a esprimere seri dubbi sulla possibilità che il governo lusitano riesca a centrare i suoi drastici obiettivi di contenimento del deficit.