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Questo articolo è stato pubblicato il 27 dicembre 2010 alle ore 08:21.
La decisione della Cina di alzare i tassi d'interesse innesca vendite su tutti i principali listini europei che riducono comunque le perdite nel finale di seduta. Il Cac40 di Parigi cede lo 0,9%, Dax30 di Francoforte l'1,11% mentre Madrid è la più bersagliata dalle vendite con un calo di oltre due punti percentuali. A Piazza Affari il FTSE Mib cede l'1,35% e l'All Share l'1,23%. Chiude contrastata invece Wall Street dove il Dow Jones cede lo 0,16%, mentre S&P500 e Nasdaq sono invariati.
Dopo l'apertura degli scambi è stato pubblicato l'indice sull'attività manifatturiera del Texas che si è attestato a 12,8 punti dai 13,1 di novembre. La Federal Reserve di Dallas, che ha pubblicato il dato ha sottolineato che l'indicatore sull'andamento generale delle attività economiche è sceso a 12,8 da 16,2. Positivo il sottoindice sull'occupazione, salito a 15 punti da 5,8.
Le blue chip di Piazza Affari
Milano si allinea alla media europea estendendo le perdite, con tutti i titoli del Ftse Mib in rosso eccetto Luxottica Group (invariata), Ansaldo Sts (+0,09%) e Saipem (+0,38%). In coda al listino resta Fiat (-3,4%) in un comparto auto debole a livello europeo e in attesa dello scorporo, che in Borsa sarà effettivo da gennaio; giù anche Pirelli & C (-2%). Cali tra gli energetici Eni ed Enel, in rosso banche (Intesa Sanpaolo e Unicredit) e assicurativi.
Chiusura in forte ribasso per le Borse cinesi
Chiusura in forte ribasso per le borse cinesi dopo che la banca centrale ha innalzato sabato i tassi di interesse e dietro le speculazioni su una stretta sulla politica monetaria per combattere l'inflazione. Con la borsa di Hong Kong chiusa per festività, sono state Shanghai e Shenzhen a far registrare pesanti cali. L'indice Composite della borsa di Shanghai ha chiuso con una perdita dell'1,9%, finendo a 2.781,4 punti, lasciandone 53,76 sul campo. I titoli legati al real estate sono quelli che hanno registrato oggi le peggiori perdite. In calo anche la China Everbright Bank, che ha perso il 3,7%, e la PetroChina, il più grande produttore cinese di petrolio, che ha chiuso oggi in perdita del 2,28%. L'indice Component della borsa di Shanghai ha chiuso con una perdita del 2,02%.