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L'Adsl non regge alla distanza

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Questo articolo è stato pubblicato il 27 dicembre 2010 alle ore 06:38.


Il WiMax è una delle alternativa all'Adsl, la modalità oggi più diffusa per accedere a internet attraverso un collegamento ad alta velocità.
L'Adsl presenta anche una serie di limiti, a partire da una diffusione a macchia di leopardo. Le linee Adsl, poi, riducono la capacità di banda mano a mano che aumenta la distanza tra la centrale telefonica, dalla quale viene fornito il servizio, e il modem dell'utente che ne usufruisce.
L'Adsl offre però anche dei vantaggi che gli altri sistemi di connessione (come il WiMax o il broadband mobile) non hanno. Innanzitutto i costi ridotti: l'Adsl fa infatti parte del gruppo delle tecnologie Dsl che funzionano attraverso il doppino telefonico presente in ogni casa e per questo motivo non prevede spese di installazione onerose per l'utente né insostenibili per i provider (a meno che non siano costretti a creare centrali telefoniche, a dotarle di speciali apparecchiature e a sostenere i costi per l'installazione della fibra). Rispetto alla concorrenza l'Adsl ha però una marcia in più: la banda minima garantita. Il problema maggiore che affligge i collegamenti a internet, e che riguardava fino a poco tempo fa in parte anche l'Adsl, è la scarsa affidabilità: non c'è alcuna garanzia che la banda pubblicizzata sia quella reale e non si ha alcuna certezza che si possa navigare sempre e comunque a una velocità "accettabile".
Il fatto che il consumatore non abbia alcuna garanzia sulla qualità del funzionamento di una connessione al web è dovuta alla mancata equiparazione del collegamento a internet (in fibra, Adsl, tramite standard di telefonia mobile o attraverso WiMax) al rango di servizio universale, come le forniture di acqua o luce elettrica.
Per l'Adsl le cose sono cambiate grazie alla delibera 244/08CIR dell'Agcom, che non solo ha obbligato i gestori a comunicare chiaramente prezzi e caratteristiche delle loro tariffe di connettività a internet, ma ha loro imposto di indicare nelle tariffe il valore della velocità minima in download (la modalità di trasmissione dati dal web al computer dell'utente) accanto a quella massima teorica: si tratta di valori che si aggirano oggi intorno ai 2 Mbit al secondo (e fino a un massimo di 7 Mbit al secondo), che in certi casi è il valore medio di una connessione WiMax.

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