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Questo articolo è stato pubblicato il 03 gennaio 2011 alle ore 11:37.
Giuseppe Vegas, nuovo presidente della Consob, si é insediato oggi alla guida dell'istituto di regolamentazione della Borsa. Assieme a lui é arrivato il nuovo commissario, Paolo Troiano. Con i due nuovi componenti la Commissione torna a operare al completo, dopo che dal primo luglio ha funzionato con tre componenti su cinque: Vittorio Conti, Michele Pezzinga e Luca Enriques.
Raffica di multe nel 2010 da parte della Consob. La commissione che vigila sui mercati finanziari, nonostante un semestre a ranghi ridotti per l'assenza di due commissari su cinque, ha comminato ben 241 sanzioni pecuniarie, il 75% in più delle 138 del 2009. Un record da quando, nel 2005, è entrata in vigore la normativa sulla market abuse. Il record di multe, spiega la Consob dando conto della sua attività 2010 nella newsletter, è però coinciso con un calo del loro controvalore, sceso a 14,6 milioni di euro rispetto ai 21,2 milioni del 2009.
Sul fronte dell'attività societaria i numeri Consob certificano la crisi di Piazza Affari: nel 2010 sono calati drasticamente i movimenti nel capitale delle società mentre si contano sulle dita di una mano le quotazioni e le opa. Nel 2010 sono state pubblicate circa 1.050 comunicazioni relative a variazioni delle partecipazioni in società quotate (in calo di quasi il 30% rispetto alle 1.430 del 2009).
Questa gelata nei movimenti sul capitale, spiega la Consob, «conferma la crisi dei mercati finanziari» iniziata nel 2008. Una considerazione corroborata anche dal numero risicato delle quotazioni (solo Enel Green Power e Tesmec) e dalle opa (Gewiss, Mediterranea delle Acque, Fastweb e Fondo Caravaggio), tutte e 4 finalizzate al "delisting" (l'uscita dal listino) delle società.
Resta febbrile solo l'attività di scrittura e riscrittura dei patti parasociali, uno dei piatti forti della nostra borsa: nel 2010 sono stati pubblicati 201 annunci di patti parasociali (contro i 178 del 2009) relativi a 104 società quotate. In 115 casi si è trattato di variazioni di patti già esistenti, in 44 casi di scioglimento o del venir meno degli scopi previsti nel patto stesso, mentre i restanti 42 hanno riguardato la pubblicazione di estratti di nuovi patti parasociali