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Questo articolo è stato pubblicato il 05 gennaio 2011 alle ore 14:55.
Successo - con una domanda stimata in tre volte l'offerta - per il primo eurobond lanciato oggi dal Meccanismo europeo di stabilità (garantito dal bilancio dell'Ue) per sostenere l'Irlanda. I 5 miliardi di controvalore dei titoli, dalla durata di cinque anni con scadenza il 4 dicembre 2015, sono stati offerti a un rendimento pari al midswap maggiorato di 12 punti base, ovvero un rendimento che dovrebbe collocarsi attorno al 2,30-2,40 per cento. Lo apprende l'agenzia del Sole 24 Ore Radiocor da fonti di mercato. Il regolamento dell'emissione è in agenda il prossimo 12 gennaio.
Ciò dimostra, secondo la Commissione europea, «il successo della prima emissione obbligazionaria grazie alla buona valutazione della Ue (AAA- ndr)».Lo ha affermato una portavoce dell'Esecutivo Ue. L'esecutivo europeo aveva già indicato che nella prima metà dell'anno il mercato deve aspettarsi tre emissioni. Complessivamente nel 2011 la Ue raccoglierà fino a 17,6 miliardi di euro e nel 2012 fino a 4,9 miliardi.
Inoltre, l'Unione europea ha predisposto un piano di nuove emissioni - la prima dovrebbe essere lanciata a fine mese - tramite l'European financial stability facility (Efsf), il Fondo di stabilità finanziaria europea, che è garanito dai singoli governi.
Va ricordato che l'eurobond del Meccanismo europeo di stabilità va distinto dal tanto auspicato Eurobond di Tremonti, che implica la creazione di un'Agenzia europea del debito a cui si è duramente opposta la Germania.
L'operazione a sostegno dell'Irlanda é stata curata da un pool di banche che comprende Barclays Capital, Bnp Paribas, Deutsche Bank e Hsbc. La cedola riconosciuta dalla nuova obbligazione é decisamente superiore a quella che offrono in questo momento i governativi dei paesi considerati più virtuosi dell'Irlanda. Dalle sale operative giunge infatti l'esempio di quanto in questo momento "paga" il mercato di riferimento tedesco: il rendimento del bond corrispondente (cinque anni), emesso lo scoro ottobre, sul secondario gira infatti attorno all'1,77 per cento.