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Questo articolo è stato pubblicato il 08 gennaio 2011 alle ore 08:17.
La delusione per gli ultimi dati sull'occupazione negli Usa ha diffuso pessimismo non solo sui mercati azionari, ma anche sulle commodities, che per la maggior parte hanno concluso la seduta in terreno negativo, complice anche il rafforzarsi del dollaro fino ai massimi da 4 mesi sull'euro. A parte l'alluminio, ai massimi da settembre 2008 (si veda il servizio in pagina), tutti i metalli non ferrosi sono calati di prezzo all'Lme, benché di poco. Ribassi moderati anche per i metalli preziosi e per il petrolio, che pure si era mantenuto positivo per buona parte della seduta: il Wti ha chiuso a 88,03 $/barile (-0,4%). Sui mercati agricoli le vendite hanno colpito in modo particolare i cereali, tutti in discesa di oltre un punto percentuale al Cbot. Il calo è stato più contenuto per i semi di soia (-0,9%) e, su altre piazze, per il caffè arabica (-1%), il caffè robusta e il cotone (questi ultimi entrambi giù dello 0,4%). In controtendenza il cacao e lo zucchero, che ha di nuovo violentemente virato verso l'alto su voci che l'India potrebbe rinviare l'export di 500mila tonnellate: il grezzo è salito del 4,3%, il raffinato del 2,2%