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Questo articolo è stato pubblicato il 12 gennaio 2011 alle ore 20:39.
L'economia degli Stati Uniti ha segnato un leggero miglioramento nelle ultime settimane del 2010. È quanto emerge dal Beige Book della Federal Reserve, il rapporto congiunturale pubblicato ogni sei settimane dalla Banca centrale Usa.
«L'attività economica ha continuato a crescere moderatamente dalla metà di novembre alla fine dell'anno», scrive la Fed, utilizzando un'espressione leggermente più positiva rispetto al precedente rapporto in cui si limitava ad indicare che l'economia Usa «continuava a segnare un miglioramento nel suo insieme». Alla fine dell'anno, inoltre, l'economia era in crescita in tutte le regioni del Paese. Il settore manifatturiero - annota ancora la Fed - ha continuato la ripresa su tutto il territorio e le vendite al dettaglio della stagione delle festività appaiono quest'anno superiori a quelle del 2009 e «in alcuni casi superiori alle previsioni».
Il mercato del lavoro
Quanto al mercato del lavoro, il Beige Book rileva segnali di «consolidamento in gran parte dei distretti» con una modesta ripresa delle assunzioni in diversi settor, .anche se menziona, per tre dei 12 distretti (New York, St. Louis e Minneapolis), ancora tagli ai posti di lavoro. Al tempo stesso, la dinamica salariale appare sostanzialmente stabile con «pressioni al rialzo» delle retribuzioni «molto limitate», a causa del persistente alto livello di disoccupazione (vicino al 10%).
Il mercato immobiliare
La Fed avverte, invece, che il mercato immobiliare resta debole e frena la ripresa. «ll mercato immobiliare residenziale - prosegue il Beige Book - rimane debole in tutti i distretti. L'edilizia commerciale viene descritta debole o in rallentamento».
La prossima riunione del Fomc
Il quadro dello stato di salute dell'economia americana tracciato nel Beige Book sarà la base di discussione della prossima riunione della Banca centrale americana del 25-26 gennaio. Lo scenario appare in miglioramento rispetto allo scorso 3 novembre, quando il presidente della Fed, Ben Bernanke, decise di ampliare il programma di acquisti di titoli di Stato per sostenere ripresa e occupazione. Un piano da 600 miliardi di dollari che ha attirato critiche sul fronte politico interno e anche in seno alla stessa Fed e che ora - sostengono alcuni osservatori - potrebbe non essere ulteriormente rafforzato alla luce dei tiepidi segnali di miglioramento economico.