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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2011 alle ore 06:42.
CITTÀ DEL VATICANO- In arrivo in Vaticano le nomine all'Autorità di informazione finanziaria (Aif), il nuovo ente centrale per il controllo delle attività finanziarie creato il 30 dicembre da Benedetto XVI con un Motu Proprio, in linea con le normative europee antiriciclaggio.
Come previsto nelle scorse settimane, alla guida dell'Authority è stato designato il cardinale Attilio Nicora, 73 anni, lombardo di Varese e già arcivescovo di Verona, che conserverà la carica di presidente dell'Apsa (Amministrazione patrimonio Sede Apostolica, una sorta di ministero del tesoro d'Oltretevere), uno degli enti che rientrerà sotto la sfera di controllo dell'Aif. Per evitare eventuali casi di conflitti di interesse è previsto che Nicora non partecipi alle riunioni con al centro l'attività dell'Apsa. Gli altri quattro membri del consiglio dell'Aif saranno laici: fino ad oggi sono emersi i nomi del giurista Giuseppe Della Torre e dell'ex Bankitalia Marcello Condemi. A breve Nicora, d'intesa con il Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, nominerà anche il direttore dell'Aif, figura tecnica che si raccorderà con le altre strutture finanziarie della Santa Sede, a partire dallo Ior. E proprio ieri il presidente della banca vaticana, Ettore Gotti Tedeschi, sulla prima pagina dell'Osservatore Romano, in un editoriale dal titolo «Keynes colpisce ancora», ha criticato la politica dei «tassi zero» perseguita negli ultimi anni di crisi economica-finanziaria, politica che «distrugge il risparmio».