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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2011 alle ore 13:15.
La procura di Milano ha chiesto la condanna di quattro istituti di credito, Morgan Stanley, Bank of America, Citi e Deutsche Bank per il reato di aggiotaggio informativo, in virtù della legge 231 sulla responsabilità degli enti giuridici, per il ruolo che hanno avuto nelle vicende che hanno portato al crac del gruppo Parmalat. I magistrati Francesco Greco, Eugenio Fusco e Carlo Nocerino, al termine di quattro udienze di requisitoria, hanno chiesto anche la condanna a pene tra un anno e un anno e quattro mesi per cinque funzionari di Morgan Stanley, Citibank e Deutsche Bank, e il non doversi procedere nei confronti di un dipendente di Credit Suisse First Boston. Inizialmente le richieste di rinvio a giudizio avevano riguardato 13 funzionari bancari, ma molti sono usciti dal procedimento attraverso patteggiamenti.
Il pm di Milano Eugenio Fusco ha chiesto confische per quasi 120 milioni di euro per Morgan Stanley e Deutsche Bank, Citigroup e Bank of America e per ognuna delle quattro banche imputate una sanzione da 900 mila euro. Per Citi e Bofa il pm ha chiesto una confisca rispettivamente di 70 milioni e 30 milioni, per Morgan Stanley di 5,9 milioni e 14 milioni per Deutsche Bank.