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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2011 alle ore 08:18.
Con le quotazioni già ai massimi da due anni e mezzo, il mais potrebbe ulteriormente accelerare il suo rally, trainato dall'aumento della produzione di etanolo. Con una decisione attesa, ma contestatissima, l'Environmental Protection Agency (Epa) statunitense ha deciso ieri di estendere l'utilizzo della benzina E15 – contenente cioè il 15% di biocarburante – anche ad auto e veicoli commerciali leggeri immatricolati tra il 2001 e il 2006, che finora potevano essere riforniti solo con miscele al 10 per cento. Da ottobre la E15 era stata consentita per i veicoli in circolazione dal 2007. Restano invece tuttora esclusi dalla novità motocicli, veicoli pesanti e mezzi non da strada.
La decisione arriva circa un mese dopo che il dipartimento per l'Energia ha completato una serie di test sulla compatibilità dei motori. «L'analisi di test e dati recenti – afferma il direttore dell'Epa, Lisa Jackson – mostra che l'E15 non provoca danni ai sistemi di controllo delle emissioni». «Ogni qualvolta vi siano solide basi scientifiche e legali che consentano un passo avanti nell'utilizzo di carburanti autoprodotti per i veicoli americani, la nostra amministrazione è decisa a compierlo».
La decisione di ieri è un'importante vittoria per le potenti lobby agricole statunitensi e per l'industria dei biocarburanti, che negli ultimi 18 mesi ha visto finire in bancarotta almeno una dozzina di società. Growth Energy, associazione che promuove l'uso dell'etanolo, guidata dall'ex generale e candidato democratico alla Casa Bianca Wesley Clark, aveva richiesto fin dal marzo 2009 all'Epa di innalzare la percentuale di biofuel nella benzina. D'altra parte, la legge americana prescrive che l'utilizzo di etanolo debba crescere dai 12 miliardi di galloni dell'anno scorso a 12,6 quest'anno, 15 nel 2015 e addirittura 36 miliardi nel 2020.
«La decisione di oggi dà via libera all'uso di E15 per quasi due veicoli su tre attualmente in circolazione – si è rallegrato Bob Dinneen, presidente della Renewable Fuels Association – È una prova ulteriore che l'etanolo è un carburante sicuro ed efficiente». La pensano in modo diametralmente opposto i raffinatori di carburanti, convinti che i test finora eseguiti non bastino a escludere i rischi: «Potrebbero verificarsi problemi ai motori – avverte Charles Drevna, presidente della National Petrochemical & Refiners Association – I consumatori potrebbero rimanere appiedati, se non addirittura ferirsi o peggio».