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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2011 alle ore 06:42.
MILANO
La Banca Leonardo di Gerardo Braggiotti apre ancora il capitale alla finanziaria Exor della famiglia Agnelli, che presto salirà dal 14,5 al 20% del capitale, e si prepara ad accogliere nel consiglio di amministrazione – dopo l'acquisto dai Ligresti del 5% – un secondo rappresentante della dinastia torinese: oltre al presidente di Fiat ed Exor John Elkann, oggi il board di Banca Leonardo coopterà in consiglio in rappresentanza di Exor anche Luca Ferrero de' Gubernatis Ventimiglia, classe 1966, discendente di Clara Nasi, cugina dell'Avvocato Gianni Agnelli. La sua nomina dovrebbe essere ufficializzata oggi dal consiglio di amministrazione di Banca Leonardo, che il presidente Giuseppe Vita ha conovcato per esaminare i dati preliminari del bilancio 2010.
In attesa dei dati, che dovrebbero evidenziare un risultato in utile e con dividendo per gli azionisti, la Banca Leonardo – con le sue attività di investment banking e private banking – accentua la vocazione europea allargando il network estero del gruppo. È di pochi giorni fa la novità dell'ingresso in Svizzera con l'acquisizione del team di bankers di Sal. Oppenheim Jr&Cie Corporate finance, ossia le attività svizzere di investment banking del gruppo lussemburghese, controllato dall'anno scorso da Deutsche Bank, e al quale aveva puntato due anni fa anche Mediobanca (che aveva valutato il dossier relativo all'intera divisione di corporate & investment banking di Sal Oppenheim). Il nuovo team svizzero di Banca Leonardo si aggiunge a quelli di Francoforte, Amsterdam, Bruxelles, Madrid, Parigi e alle sedi italiane di Milano, Roma, Torino, Lecco .
Il gruppo Banca Leonardo, fondato nel 1999, è stato acquisito e ricapitalizzato nel 2006 da Gerardo Braggiotti con altri investitori di primo piano. La mappa dell'azionariato vede Cnp (Albert Frere) al 19%, Eurazeo (Michael David-Weill) anch'essa al 19%, Exor (Agnelli) per ora al 14,5% (dopo aver rilevato il 4,5% circa dalla Fonsai dei Ligresti), Torreal (Abello) al 5%, Allianz, Italmobiliare, Piz Signal, Gruppo Seragnoli ognuna con il 3%, Edizione (Benetton) con il 2% e il management con il l6 per cento.
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