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Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2011 alle ore 15:51.
Gli europei preferiscono un tedesco alla presidenza della Banca centrale europea. È il risultato a sorpresa che emerge da un sondaggio dell'Istituto Harris, pubblicato oggi sul Financial Times che, al fianco del titolo, mette una fotografia di Axel Weber, attuale governatore della Bundesbank e da tempo in pole position per la successione a Jean Claud Trichet. Il mandato dell'attuale presidente scade a fine ottobre e, dopo otto anni, non può essere rinnovato. Al momento non è ancora emerso un favorito destinato a prendere il suo posto.
Il 25% degli italiani vuole un tedesco
Il sondaggio mostra che il 26% dei francesi e degli spagnoli vuole un tedesco a Francoforte, una percentuale superiore a candidati delle rispettive nazionalità. Fra gli italiani, appena il 26% preferisce un italiano, una percentuale appena superiore al 25% di coloro che preferiscono un tedesco. Al di fuori dell'Italia vi è scarso appoggio per un candidato italiano, una situazione, scrive il quotidiano britannico, che «mette in evidenza la difficile sfida di immagine che dovrà essere affrontata dal governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, il principale sfidante di Weber alla presidenza della Bce».
La reputazionde della Bundesbank
La Bundesbank ha la fama di essere la banca centrale più conservatrice del mondo e Weber, l'anno scorso ha contrastato pubblicamente alla decisione della Bce di acquistare titoli di Stato e le politiche di salvataggio che creano distorsioni e spingono i governi alla irresponsabilità fiscale. Il sondaggio mostra, inoltre, che l'approccio conservatore della Bundesbank sta acquistando crescente consenso al di fuori dei confini nazionali. Il 72% dei francesi, ad esempio, concorda sulla necessità di tagliare la spesa pubblica per sostenere nel lungo termine la ripresa economica, una percentuale più elevata rispetto ai tedeschi.
La seconda scelta
Come seconda scelta, nel caso in cui nessun candidato tedesco dovesse spuntarla, gli europei gradirebbero il presidente della Banca centrale finlandese, Erkki Liikanen, già indicato dagli analisti come candidato di compromesso. Il sondaggio è stato svolto online tra il 5 e l'11 gennaio su un campione di 5.253 persone, in Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Italia.