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Questo articolo è stato pubblicato il 04 febbraio 2011 alle ore 09:59.
La Commissione europea interviene per migliorare la trasparenza e l'affidabilità dei prodotti derivati sulle materie prime industriali, agricole ed energetiche. E lo fa con la proposta del commissario Ue per il mercato unico, Michel Barnier, secondo cui bisogna combattere la speculazione sui prezzi delle materie prime dei mercati finanziari anche arrivando a porre dei limiti sulle posizioni degli operatori.
Barnier ha ricordato che negli ultimi anni il numero dei prodotti finanziari si è moltiplicato per tre e il numero delle transazioni per 14. E circa un quarto delle operazioni finanziarie condotte sui mercati dei prodotti alimentari è oggi fatta dai dei fondi d'investimento.
Tutto ciò, ha sottolineato il commissario, «è motivo di grande preoccupazione e ci spinge verso una maggiore regolamentazione e trasparenza. Vogliamo sapere chi fa cosa e quando e intendiamo individuare le responsabilità».
Secondo il vice presidente della Commissione Antonio Tajani, bisogna difendere la competitività delle nostre imprese annunciando la definizione di una lista di 14 materie prime per le quali esistono rischi di approvvigionamento «particolarmente alti». Un'apposita diplomazia commerciale dovrà portare avanti il dialogo con i partner strategici, ma anche mettere in campo ricorsi al Wto e altre azioni concrete, come la sospensione di agevolazioni, nei confronti dei Paesi che applicano restrizioni sulle esportazioni di materie prime.
Plauso da parte del presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, secondo cui «la commissione Ue pone un ulteriore, importante tassello per delineare una politica industriale europea che persegua gli obiettivi della strategia 2020» per la crescita e lo sviluppo. ( E.Sc.)