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UniCredit corporate si affida a Mustier, l'ex banker di SocGen che ha pagato l'affaire Kerviel

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Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2011 alle ore 06:42.

Il cda di UniCredit ha deliberato all'unanimità la nomina di Jean Pierre Mustier a vice direttore generale e responsabile della divisione Corporate & Investment Banking (CIB) con decorrenza dal 14 marzo. Jean Pierre Mustier sarà a diretto riporto dell'Amministratore Delegato, Federico Ghizzoni, e farà parte dell'Executive Management Committee. Mustier sostituisce Sergio Ermotti che passa a Ubs.

Dieter Rampl, presidente di UniCredit, ha dichiarato: «Sono molto contento che Jean Pierre sia dei nostri. Ho avuto modo di apprezzare le sue eccezionali qualità di banchiere e di leader. Con l'arrivo di Mustier la nostra forte divisione Corporate & Investment Banking sarà in grado di riflettere pienamente il profilo di UniCredit come gruppo bancario leader in Europa. La nostra squadra di vertice ora é completa. Sono convinto che si tratti di una squadra molto forte: la banca é ora estremamente ben attrezzata e ben posizionata per conseguire obiettivi molto ambiziosi nel retail, nel private e nel corporate e investment banking». Federico Ghizzoni, a.d. di UniCredit, ha aggiunto: «Jean Pierre rappresenta la scelta ideale per UniCredit, grazie alla sua conoscenza approfondita del settore, all'esperienza internazionale e all'ottimo track record. La nostra divisione Corporate & Investment Banking beneficerà delle sue eccellenti qualità di leader e capacità di servire i clienti a tutti i livelli. Jean Pierre possiede infatti una riconosciuta conoscenza sia dei mercati finanziari sia del corporate banking che riunisce in una combinazione estremamente efficace». (Agenzia Radiocor)

di Alessandro Graziani
Il vertice di UniCredit guidato dal ceo Federico Ghizzoni punta su Jean-Pierre Mustier per sostituire Sergio Ermotti alla guida della divisione corporate & investment banking. Nell'aria già da qualche settimana, la designazione di Mustier – ex banchiere di Société Générale – è stata formalizzata ieri dal comitato nomine presieduto da Dieter Rampl. E diventerà ufficiale domani, quando si riunirà un consiglio di amministrazione straordinario convocato ad hoc per la nomina.

All'interno della short-list dei candidati, la scelta di Mustier, secondo quanto trapela dal management del gruppo, è quella che più si adattava alla ricerca di UniCredit, che puntava non tanto su un investment banker anglosassone ma su un banchiere con esperienza di banca universale, in grado di guidare la divisione di UniCredit che punta a riposizionare il corporate banking al servizio delle imprese clienti, ridimensionando le attività di trading e finanziarie.

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Moustier, fino a pochi mesi fa a capo del corporate & investment banking di Société Générale – banca simile a UniCredit, di cui non a caso è stata partner strategico per anni – , era il successore designato di Daniel Bouton alla guida di SocGen. Poi l'incidente del trader infedele, Jerome Kerviel, ha frenato l'ascesa in SocGen di Mustier. Che, dopo aver denunciato Kerviel in Tribunale, ha lasciato la guida dell'investment banking a metà 2008. Tra gli infortuni di Mustier in SocGen, oltre alla vicenda Kerviel, c'è anche una sanzione di 100mila euro della Cob (Consob francese) per aver ceduto azioni della banca prima dell'annuncio delle perdite sui subprime.

La nomina del successore di Ermotti, che tra poche settimane inizierà il nuovo prestigioso incarico ai vertici di Ubs, completa il nuovo management team dopo la traumatica uscita dell'ex amministratore delegato Alessandro Profumo a metà settembre 2010. Al posto di Profumo come ceo è stato chiamato Federico Ghizzoni, fino ad allora responsabile delle attività del gruppo nella Central Eastern Europe. Roberto Nicastro è salito alla direzione generale unica, mentre Paolo Fiorentino ha assunto l'incarico di chief operating officer.

La casella più delicata, anche perché l'unica su cui si era deciso di puntare su una soluzione esterna alla banca, era proprio quella della guida della divisione corporate & investment banking, da cui il gruppo nel prossimo biennio si attende un decisivo contributo all'utile (insieme all'Est Europa e alla Germania). Dall'Italia, infatti, che pure rappresenta circa il 50% delle attività del gruppo, anche nel 2010 non sono arrivati contributi positivi ai conti di UniCredit Group. Come anticipato ieri da Il Sole 24 Ore, le attività italiane registreranno un saldo netto negativo di 50 milioni (secondo quanto annunciato dal vertice alla prima linea del management). I dati definitivi dell'intero gruppo saranno esaminati dal consiglio di amministrazione del prossimo 23 marzo. Per giugno, poi, è attesa la presentazione alla comunità finanziaria del nuovo piano industriale. In Borsa ierri il titolo UniCredit è arretrato dell'1,84% dopo aver toccato ribassi intorno al 3 per cento.

Proprio per risollevare l'andamento del gruppo in Italia, che dopo le varie aggregazioni ha risentito di un rallentamento commerciale in varie aree, UniCredit Group ha appena varato (a novembre 2010, per affrontare di slancio l'inizio del 2011) il progetto One4C, ovvero la fusione nella holding di tutte le controllate retail del gruppo. E la successiva riorganizzazione, con incremento delle deleghe operative alle filiali e alle aree commerciali presenti sul territorio. Alla guida del "bancone" italiano è stato nominato il country manager Gabriele Piccini.

L'ANTICIPAZIONE
La scelta del manager
Lo scorso 26 gennaio Il Sole 24 Ore ha anticipato che Jean-Pierre Mustier (nella foto) era in pole position per sostituire alla guida della divisione «Corporate & investment banking». Nato nel 1961, Mustier è stato ceo dell'investment banking di SocGen fino al 2008.

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