House Ad
House Ad
 

Finanza e Mercati In primo piano

Il 2011 è l'anno dei jumbo bond. Ecco perché le banche fanno incetta di obbligazioni garantite

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2011 alle ore 12:22.

I tassi volano (ancora) basso e, di conseguenza, gli istituti di credito stanno accentuando la raccolta di fondi sul mercato attraverso l'emissione di obbligazioni. Emissioni che nella maggior parte dei casi superano anche il miliardo di euro ed entrano quindi, di diritto, nella schiera dei cosiddetti jumbo bond. Emissioni che nella maggior parte dei casi hanno il vestito di covered bond, ovvero sono garantite (da immobili, ipoteche o altri titoli finanziari in pancia allo stesso istituto emittente).

Anzi, a dirla tutta, secondo gli addetti ai lavori il 2011 è iniziato, per le banche, all'insegna dei covered bond. Strumenti (riservati agli investitori istituzionali) che stanno rimpiazzando l'emissione di bond perpetui (molto gettonati dal 2007). Perché - come spiega Angelo Drusiani, esperto del mercato obbligazionario di Albertini Syz - consentono agli istituti di finanziarsi a tassi più bassi rispetto a quelli pagati con i perpetui e, allo stesso tempo, consentono agli investitori di diversificare il portafoglio dato che i covered bond sono uno strumento relativamente recente e quindi meno presente nelle asset class di istituzionali e intermediari finanziari.

«Inoltre - continua Drusiani - le banche europee stanno vivendo una fase complessa sul fronte della raccolta. Detengono, infatti, numerosi (secondo alcune stime 2 bilioni di euro, ndr) titoli di Stato emessi dai paesi periferici (quelli più a rischio, ndr). Ne consegue che sta aumentando la rischiosità dei loro portafogli; rischiosità che cercano di controbilanciare assicurandosi emissioni obbligazionarie a tassi contenuti. A ciò va aggiunto - continua - che gli istituti di credito temono un rialzo dei tassi della Bce a partire da giugno e per questo motivo stanno accentuando le emissioni di bond nel primo semestre, prima di un'eventuale stretta monetaria».

E poi c'è un altro punto a favore dei covered bond. A differenza dei perpetui (che cambiano da prospetto a prospetto e che in molti casi non rientrano nella base per il calcolo del patrimonio stabilita dai nuovi coefficienti di solvibilità finanziaria di Basilea III) i covered bond - conclude Drusiani - non dovrebbero avere problemi da questo punto di vista.

L’articolo continua sotto

La tentazione del bond perpetuo e del rendimento del 9%

L'accordo di Basilea 3, che nei fatti spinge gli istituti di credito a rispettare nuovi e più

Bce: ripresa prosegue, mercato del lavoro stabile. Rischi in aumento per l'inflazione

Bce: ripresa prosegue ma rischi in aumento per l'inflazione. Governi varino manovre correttive

La ripresa dell'economia mondiale prosegue e anche nell'Eurozona sembra consolidarsi una dinamica

Via libera all'accordo di Basilea 3. Nella foto la sede della Bri (Afp)

Via libera all'accordo di Basilea 3. Ecco i nuovi requisiti di capitale per le banche

Il comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria ha dato il via libera tecnico al nuovo accordo

Tags Correlati: Banca del Monte dei Paschi di Siena | Banca Mps | Bce | Corrado Passera | Dz Bank | Intesa Sanpaolo | Obbligazioni |

 

Le emissioni da inizio anno
Insomma, macro e microeconomia stanno spingendo in questa fase le banche a emettere obbligazioni. L'ultima notizia in tal senso è arrivata proprio oggi, giovedì 10 febbraio. Secondo quando apprende Radiocor da fonti bancarie, UniCredit ha affidato a Dz Bank, Rbi, BayernLb e ai propri uffici il mandato per il lancio di un nuovo bond, senior unsecured (in caso di bancarotta l'eventuale rimborso è secondario rispetto ai senior e secured bond), della durata di 2,5 anni. I libri sono aperti e, secondo indiscrezioni, la raccolta ordini procede in modo vivace. Il prestito sarà benchmark, riconoscerà un rendimento fisso. La price guidance è stata indicata in 150 punti base area sul midswap. L'emittente starebbe pensando a un taglio jumbo, ovvero a un bond di almeno un miliardo. Sempre UniCredit ha emesso il 1 febbraio un bond a 12 anni da 1,25 miliardi di euro con uno spread record di 210 punti base (decisamente più alto rispetto ai 154 punti base chiesti al mercato quattro mesi prima per un titolo a sette anni).

Intesa Sanpaolo, il 14 gennaio, ha venduto obbligazioni garantite a 10 anni pagando uno spread di 208 punti base (contro i 148 precedenti). Lo stesso istituto guidato da Corrado Passera ha lanciato il 25 gennaio 2011 un nuovo eurobond con benchmark a 2 anni per 1,5 miliardi di euro. Tenuto conto del prezzo di riofferta "sotto la pari", il rendimento a scadenza è 3,308% annuo e lo spread totale per l'investitore è pari al tasso mid swap a 2 anni + 140 punti base. E poi, il 3 febbraio, ancora Intesa Sanpaolo ha lanciato un'emissione di obbligazioni bancarie garantite (obg) per 2,5 miliardi di euro destinata all'euromercato. Tenuto conto del prezzo di riofferta "sotto la pari", il rendimento a scadenza è 4,406% annuo e lo spread totale per l'investitore è pari all'interpolazione tra il tasso mid swap a 5 anni ed il tasso mid swap a 6 anni + 150 punti base.

Il 3 febbraio Banca Mps ha perfezionato con successo un'emissione di obbligazioni bancarie garantite (obg) destinate all'euromercato, la terza effettuata sul programma da 10 miliardi di euro annunciato a fine giugno 2010 ed interamente assistito da mutui residenziali del gruppo Montepaschi. L'operazione, di ammontare pari a 1 miliardo di euro, ha una scadenza a 7 anni con struttura a tasso fisso. L'operazione prevede una cedola annuale del 5% pari ad un rendimento del 5.056%, equivalente al tasso mid-swap dell'euro a 7 anni maggiorato di uno spread di 185 punti base.

Il 17 gennaio Banco popolare ha concluso con successo la terza emissione di covered bond da 700 milioni di euro a 3 anni. L'operazione è stata prezzata al tasso mid swap incrementato di uno spread pari a 170 punti base.

Banche europee
Anche le banche europee si stanno muovendo su questo fronte. Il 5 gennaio Santander ha emesso un covered bond a cinque anni da un miliardo di euro con uno spread di 287 base, quasi tre volte quello che ha pagato nell'emissione del marzo scorso. Banco Bilbao Vizcaya Argentaria ha emesso a inizio gennaio un covered bond tre anni con uno spread di 310 punti base.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da