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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2011 alle ore 08:36.
Nuova frenata per Piazza Affari dove prevalgono le vendite, soprattutto sulle banche, anche sulla scia dei risultati deludenti di Credit Suisse. A fine giornata il FTSE MIB ha ceduto lo 0,38%, il FTSE IT All Share lo 0,41%. In leggero rialzo invece chiusura del CAC 40 di Parigi (+0,11%) e del DAX 30 di Francoforte (+0,26%). Debole il Ftse100 di Londra. Netta frenata per la borsa spagnola (-1,31%) e greca (3,46%) penalizzate dalle rinnovate tensioni sul mercato dei titoli di stato (in particolare il decennale portoghese).
Wall Street incerta
Wall Street si è mantenuto in territorio negativo per quasi tutta la giornata ma alla fine la seduta si è conclusa meglio del previsto con il Dow Jones pressochè invariato a 12.229,99 punti (-0,09%) mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,05% a 2.790,45 punti e lo S&P 500 lo 0,07% a 1.321,85 punti. Sul Dow Jones ha pesato negativamente il tonfo del 14% di Cisco dopo i deludenti dati trimestrali. Il clima si è rasserenato nel finale mentre in diretta televisiva il presidente egiziano Mubarak annunciava al Paese che delegava i suoi poteri al vice presidente Suleiman, ma che sarebbe rimasto fino alle elezioni di settembre, per garantire una transizione pacifica.
La Borsa era rimasta debole nonostante i dato macro positivi sul fronte del lavoro arrivati in giornata. Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono infatti calate di 36mila unità a 383mila unità, nella settimana terminata lo scorso 5 febbraio. Si tratta del livello più basso dal luglio 2008. nella settimana precedente le richieste erano state di 419mila unità (dato rivisto).
Rendimenti record per il devennale portoghese
Come accennato è stata una giornata molto difficile per i debiti sovrani. Colpiti in particolar modo i decennali portoghesi i cui rendimenti sono saliti al 7,64%, nuovo massimo storico dall'introduzione dell'euro (1999). Un balzo che, secondo i trader, ha costretto la Bce ad intervenire sul mercato acquistando i titoli portoghesi per evitarne un pericoloso collasso.
L'azione dell'Eurotower ha permesso una discesa dei rendimenti al 7,30%. Si resta però su livelli elevatissimi, il mercato ritiene che, oltre la soglia del 7%, il Portogallo non sia in grado di affrontare stabilmente il finanziamento del proprio debito pubblico.