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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2011 alle ore 14:59.
C'è "confusione" e "scompiglio" nella gara alla presidenza della Bce, ora che sembra tramontata la candidatura del tedesco Axel Weber.
Prudente, il Financial Times avverte che Weber mantiene aperte tutte le opzioni e non si è ancora tirato fuori. Weber ha indicato che non vuole un secondo mandato come presidente della Bundesbank, ma secondo il Ft ha lasciato aperta la possibilità di succedere a Jean-Claude Trichet come presidente della Banca Centrale europea a fine ottobre. ("Weber getta la corsa alla Bce nella confusione"
La rinuncia a un secondo mandato alla Bundesbank è stata interpretata come il segnale che intenda ritirarsi anche dalla corsa alla Bce. Pur precisando che non ha né confermato né escluso la sua candidatura alla Bce, il Financial Times non si rammarica del suo possibile abbandono della gara. E cita il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi come il suo più forte rivale. Altri nomi citati: il finlandese Erkki Liikanen e il ,lussemburghese Yves Mersch.
Nella rubrica Lex il Ft sottolinea che la Bce non deve diventare la Bundesbank dell'Europa unita. "L'attenzione ossessiva sull'inflazione della Germania non è appropriata in un'economia più ampia. Deve essere bilanciata dalla preoccupazione per la crescita economica e la stabilità finanziaria". Il lavoro della Bce – osserva il Ft – richiede istinti da politico oltre che da tecnocrate. Trichet ha "combinato la durezza sull'inflazione alla flessibilità sul ruolo della banca come pilastro dell'unione monetaria europea. Le parole di Weber nell'ultimo anno indicano che non avrebbe fatto lo stesso".
L'importante, per il Financial Times, è che il prossimo presidente della Bce sia "un vero leader"e l'euro come una moneta credibile", nonostante lo scetticismo di molti. Sotto la leadership di Trichet, la Bce "ha agito con decisione e ha parlato con una voce sola in molte delle decisioni difficili che ha dovuto prendere. Ha anche preservato la sua credibilità monetaria". Il successore di Trichet deve guidare l'istituzione "efficacemente come ha fatto lui". La nazionalità ha poca importanza, insiste il Ft. "La necessaria combinazione di esperienza, abilità, intelligenza e soprattutto carattere è rara". Fortunatamente queste qualità "non sono assenti nell'eurozona". "E' dovere dei leader politici scegliere la persona migliore per questo lavoro, indipendentemente dalla nazionalità".