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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2011 alle ore 08:13.
GENOVA
Investimenti nelle grandi opere all'orizzonte di Carige. Con la partecipata Ili Autostrade, società del gruppo Bonsignore, presieduta da Giovanni Berneschi, la banca genovese sta per ottenere il via libera alla realizzazione di due infrastrutture autostradali del valore complessivo di una decina di miliardi. La prima, la Orte-Mestre, attraverserà ben cinque regioni, dal Lazio al Veneto; la seconda correrà fra Catania e Ragusa.
Presidente Berneschi, con la Orte-Mestre siete pronti a impegnarvi nel più grande progetto infrastrutturale attualmente allo studio in Italia, come lo ha definito il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci?
Direi proprio di sì. Ce l'abbiamo fatta. Il progetto è ormai in dirittura d'arrivo e a breve, spero nell'arco di un paio di mesi, ci daranno l'ok definitivo. Si tratta di un investimento intorno ai 9 miliardi. Ottenuto il disco verde, valuteremo come procedere: se costruire direttamente con la nostra partecipata Ili Autostrade o se cedere il progetto a un soggetto interessato che, a quel punto, sarà vincolato a realizzare comunque l'opera.
Poi c'è la Catania-Ragusa...
Lì siamo ancora più avanti con l'iter. Il progetto è già passato al vaglio del Cipe. Si tratta di un investimento di circa 1 miliardo. In questo caso penso che, con ogni probabilità, sarà Ili Autostrade a realizzare direttamente l'opera.
Vi candidate a essere l'eccezione che conferma la regola di un paese dove le infrastrutture sono ferme al palo?
Non mi dica niente... Ci hanno fatto sudare dieci anni prima di poter intravedere la luce verde. E c'è voluto un decennio tanto per la nuova autostrada adriatica che per quella in Sicilia. E pensare che, in un momento di crisi come quello attuale, sarebbe tanta manna imprimere una bella accelerata alle grandi opere: si crea lavoro e si attiva un volano che moltiplica per almeno quattro volte il valore dell'iniziativa. Le risorse ci sarebbero, ma i progetti languono in una indefinita fase di stallo e si perde così l'occasione di poter beneficiare di costi che, fino a ieri, erano ancora accessibili. Ma, ora, le materie prime stanno aumentando e, nei prossimi anni, avremo incrementi di costi a cascata. Eppure, ci sarebbe la strada per dare una bella accelerata ai cantieri...