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Questo articolo è stato pubblicato il 16 febbraio 2011 alle ore 18:57.
Dopo oltre due anni si chiude il contenzioso tra Islanda, Gran Bretagna e Olanda sul crack delle banche islandesi. Il parlamento del paese nordico infatti ha votato a favore del rimborso da 4 miliardi di euro da destinare ai governi olandese e britannico. Tanto infatti Londra e Amsterdam avevano dovuto prestare a Reykjavik perchè rimborsasse i loro connazionali correntisti della divisione online Icesave della banca Landsbanki, fallita alla fine del 2008 nel pieno della crisi finanziaria globale.
L'accordo raggiunto nel dicembre scorso tra i negoziatori britannici, olandesi e islandesi è stato approvato con 44 voti a favore e 16 contrari; respinta per soli tre voti la mozione dell'opposizione che chiedeva la celebrazione di un referendum popolare che confermasse l'intesa. La nuova legge - che prevede un pagamento rateale fino al 2046 - dovrà ora essere promulgata dal presidente Olafur Grimmson: nel 2010 questi aveva convocato un referendum su un precedente accordo meno favorevole, respinto con il 93% dei voti.