Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 17 febbraio 2011 alle ore 14:18.
A volte ritornano. O, meglio, non se ne sono mai andati. Sono i toxic asset: termine generico per indicare, tra gli altri, i Residential mortgage backed securities (Rmbs) o i Collateralised debt obbligations (Cdo). Cioè, i titoli mobiliari garantiti da mutui immobiliari (i primi) o i titoli mobiliari costruiti da gruppi di Rmbs (i secondi), con lo scopo illusorio di eliminare il rischio di default del mutuatario attraverso la diversificazione.
Le Borse tornano ai livelli pre-Lehman. Che fare? (di Vito Lops)
Ebbene, a circa 18 mesi da quando il mercato di questi prodotti era dato per defunto, e con diversi Stati della federazione americana sull'orlo della bancarotta (per non parlare dei miliardari bailout), gli asset tossici sono tornati a generare profitti per diverse banche d'affari. Société Générale, per esempio, ha sottolineato come il recupero nel mercato dei mutui statunitensi «ha permesso, nel quarto trimestre 2010, alla business unit sugli "toxic asset" di tornare all'utile».
I guadagni si SocGen
In particolare, i titoli assicurati con bad loans, o con pacchetti di mutui, hanno generato un profitto di 113 milioni di euro, contro la perdita di 776 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente. «Gli Rmbs, nonostante i prezzi immobiliari siano ancora a livelli bassi, hanno performato bene», ha detto Michel Péretié, ceo di Société Générale corportare &investment banking. Come dire, insomma, che la divisione investment del colosso francese fa nuovamente soldi con l'attività che, di fatto, ha portato nel baratro prima la finanza e poi l'economia di mezzo mondo.
Gli svizzeri ci riprovano
La stessa Credit Suisse, proprio la scorsa settimana, ha sottolineato come la propria divisione di investment banking abbia beneficiato di una ripresa del mercato dei Residential mortgage backed securities. «È il risultato -dice Deepak Narula, esperto del settore - in gran parte degli aiuti governativi nel business dei mutui: sia quelli diretti a sostegno delle agenzie di settore, sia di quelli indiretti. Inoltre, anche i tentativi di far scendere le rate dei mutui da parte della Fed (leggi quantitative easing,ndr) hanno fatto la loro parte».