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Questo articolo è stato pubblicato il 23 febbraio 2011 alle ore 11:41.
Per la corsa nella successione di Jean Claude Trichet alla presidenza della Banca centrale europea c'è anche un olandese: Nout Wellink, che nel paese dei tulipani è banchiere centrale. In un'intervista al Wall Street Journal, Wellink ha espresso il suo «interesse» per Eurotower. «Guardo agli sviluppi futuri con interesse- ha detto- . Consideratemi della partita».
Secondo il foglio finanziario la candidatura olandese nasce sotto i buoni auspici della Germania, che a sopresa ha perso il suo campione con il ritiro del presidente della Bundesbank Axel Weber.
La discesa in campo di Wellink non stupisce più di tanto. Negli ultimi giorni si è parlato molto delle chance di Mario Draghi, attuale governatore di Bankitalia, alla successione di Trichet. Lo stesso Financial Times si è schierato con il banchiere italiano, sottolineando la sua esperienza internazionale (è presidente del Financial stability forum), oltre alla sua competenza nella gestione anche dei momenti di crisi.
Tuttavia, come si sa benissimo, in simili questioni conta la politica e non solo la "tecnica" economico-finanziaria. È ben difficile pensare che il cancelliere tedesca Angela Merkel, vero king maker in Eurolandia, riesca a far digerire ai suoi elettori un italiano a capo della Bce. La Bild, con un retrogusto che sa di razzismo, ha pubblicato una foto di Draghi con il titolo: «Per favore non questo italiano». Aggiungendo: «Mamma mia, per gli italiani, l'inflazione è un "way of life", come il sugo con la pasta».
Senza dimenticare poi, dice ancora il Wall Street Journal, il tema della caduta d'immagine all'estero dell'Italia a causa degli scandali che vedono coinvolto Berlusconi.
Infine, sempre il giornale americano, sottolinea che il passato di Draghi in Goldma Sachs possa essere un handicap, visto che la banca di Wall Street è considerata, nell'immaginario collettivo, «sinonimo della crisi finanziaria».
Purtroppo, il prestigio e l'indubbia capacità personale non sono le uniche carte che contano in partite come quella della presidenza della Bce.