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Questo articolo è stato pubblicato il 27 febbraio 2011 alle ore 15:56.
Tre black-out di Borsa nella stessa settimana entrano di default nel guinness dei primati. E rivelano al mondo degli investitori il lato "Psycho" della finanza. Debolezze e vulnerabilità di un mondo fatto di stringhe e algoritmi che, in quanto tali, parevano inviolabili solo fino a qualche settimana fa. Se però si prova a entrare nel cervellone dei circuiti elettronici, a capire in che modo la Borsa "pensa" e "decide", il blocco degli scambi a Milano (martedì) e Londra (venerdì) e gli indici imballati di Parigi (giovedì), assumono un lato quasi umano. Ci si allontana dall'idea di perfezione a cui siamo stati abituati.
Tutte le piazze finanziarie, da quelle storiche e consolidate (Borsa Italiana a Milano, Lse a Londra, Nyse negli Stati Uniti) ai circuiti di scambio alternativi (come la statunintense Bats e l'europea Chi-X Europe, peraltro in odore di fusione) funzionano per sommi capi allo stesso modo. Sono dotati di un cervellone, una piattaforma centrale di negoziazione, che funziona al pari di un sistema operativo per computer. Su questo sistema girano svariati software e applicazioni. Tra questi, i più importanti sono il «Matching engine» e «il sistema di distribuzione delle informazioni». Il primo riceve da broker, intermediari e/o sim collegati (banche e operatori di trading online per intenderci) gli ordini, sia di acquisto che di vendita inviati dagli investitori (che hanno accesso alle piazze finanziarie esclusivamente attraverso la porta degli intermediari). Il sistema di matching (che, per restare all'esempio italo/londinese, a Milano si chiama TradElect e a Londra, da appena 13 giorni, Millenium) permette a domanda e offerta di incontrarsi. È qui che nasce il book, sintesi dei prezzi in acquisto e vendita con relativi volumi. Ed è qui che entra in funzione l'altro pilastro del cervellone, il sistema informativo, che trasmette il book a tutti gli intermediari connessi. In questo modo domanda e offerta sono pubblici, trasparenti.
Il tutto avviene nell'arco di millisecondi. Il lasso di tempo che passa tra l'immissione di un ordine e la sua pubblicazione è definito in gergo latenza. Fattore da non sottovalutare, perché è proprio sulla latenza (tanto più bassa meglio è) che le Borse telematiche mondiali si stanno sfidando, provando a migliorare a colpi di millisecondo, il servizio finale offerto grazie a software sempre più evoluti (come nel caso del listino londinese Lse che nel 2007 ha acquisito la società hi-tech srilankese MilleniumIt per rilevare i diritti sul matching engine Millenium attualmente in uso, in grado di offrire prestazioni al di sotto dei 2 millesimi di secondo).