Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 agosto 2011 alle ore 06:41.

My24

PAGINA A CURA DI
Manuela Soressi
Manovre di rientro in corso sulle strade delle vacanze: fino al 4 settembre si prevedono giornate di traffico intenso su tutte le autostrade italiane. Urge, quindi, organizzarsi per un viaggio "intelligente", in modo da evitare di trovarsi incolonnati sotto il sole nelle ore di punta o costringersi a interminabili tirate al volante, con il rischio di vanificare in poche ore l'effetto relax raggiunto durante la villeggiatura. Meglio pianificare il viaggio e decidere in anticipo le soste lungo il percorso. E allora, perché non approfittarne e fermarsi in uno degli outlet village sorti a ridosso delle principali arterie stradali italiane?
L'offerta
Questi villaggi dello shopping offrono ampi parcheggi gratuiti e servizi utili (come toilette e fasciatoi per neonati), ma anche la possibilità di sgranchirsi le gambe, di mangiare qualcosa e, ovviamente, di fare shopping in centinaia di negozi gestiti direttamente dalle aziende dove i prodotti delle collezioni moda precedenti e le eccedenze di magazzino sono venduti a prezzi ribassati dal 30% al 70 per cento. Il tutto, in genere, a poche centinaia di metri dai caselli autostradali.
In pochi anni gli outlet village si sono moltiplicati: oggi sono quasi una trentina, dislocati in tutta Italia (anche se con una concentrazione più alta nel Nord), e un'altra decina è in fase di costruzione o progettazione. La loro progressione sembra inarrestabile: secondo la Commissione consultiva factory outlet, sono arrivati a superare i 50 milioni di visitatori annui e l'afflusso cresce del 10% l'anno mentre la loro incidenza sul non food in Italia viene stimata intorno allo 0,9% da Indicod-Ecr. Stando a una ricerca condotta da Altroconsumo, gli outlet village conquistano per il numero e la varietà dei negozi, il risparmio percepito, la presenza di ulteriori sconti e promozioni e l'ambiente considerato gradevole. Tanto che all'outlet village non si va più solo per fare acquisti risparmiando: si va per passeggiare curiosando tra le vetrine, per fermarsi a mangiare o prendere l'aperitivo, per far divertire i bambini nelle aree gioco, per seguire concerti e spettacoli o per partecipare a laboratori di artigianato e creatività. Tra un divertimento e l'altro comunque si spende. E i commercianti fanno cassa.
Altre formule
Un'alternativa da prendere in considerazione (soprattutto in caso di maltempo, visto che si sviluppano al chiuso) sono i grandi punti vendita, a metà tra boutique e outlet, concepiti come un unico edificio e spesso gestiti direttamente da commercianti, che rivendono a prezzi scontati le collezioni delle stagioni precedenti (quindi, "vecchie" di almeno sei mesi) delle grandi griffe della moda. Per le maison della moda si tratta di un'opportunità per svuotare il magazzino senza l'onere di dover acquistare spazi commerciali negli outlet; per i clienti l'occasione per vestirsi "firmato" risparmiando fino al 70 per cento.