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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2011 alle ore 06:41.

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È uno dei pochi settori del commercio con un bilancio positivo, a dispetto della crisi. Secondo gli ultimi dati Avedisco (l'associazione che copre circa il 50% dell'offerta totale) nel primo trimestre il giro d'affari delle vendire dirette è aumentato del 10,3% rispetto allo stesso periodo del 2010. Certo, la crisi si è sentita anche in questo settore, come dimostra la leggera flessione registrata nei comparti del tessile, della cosmesi e degli accessori moda, ma il trend resta comunque positivo. Così l'Italia si conferma il secondo mercato europeo, dietro alla Germania.
Sembra dunque che gli italiani si siano abituati agli addetti che vengono a domicilio per illustrare i loro prodotti, alle dimostrazioni collettive di creme ed elettrodomestici effettuate direttamente in salotto e ai furgoncini che consegnano vini, oli e alimenti surgelati sulla porta di casa: niente corse in negozio sul filo della chiusura per fare acquisti, né lunghe file alle casse degli ipermercati e nemmeno commessi spesso impreparati a rispondere alle domande dei clienti. Con la vendita diretta tutto diventa più smart e il fatto che così si bypassano le reti commerciali tradizionali rende questa modalità ancora più interessante in un momento in cui vanno forti le formule "dal produttore al consumatore".
«Il rapporto di fiducia e fidelizzazione che si crea tra il consumatore, il prodotto e l'incaricato alla vendita è uno dei fattori determinanti per la crescita del nostro settore» sottolinea il presidente di Avedisco, Giovanni Paolino. Con gli anni la figura del venditore si è evoluta in quella di consulente personale per lo shopping, l'offerta è diventata più ampia e articolata e, quindi, il servizio è aumentato.
Ma non tutte le perplessità dei consumatori sono state fugate. Molti continuano a temere che dietro le vendite dirette si annidino insidie e raggiri. Una sfiducia aggravata dall'impossibilità di rivolgersi a una sede o a un punto di vendita "fisico" in caso di problemi emersi dopo l'acquisto.
Eppure ci sono strumenti che tutelano chi decide di fare acquisti con le vendite dirette. Avedisco ha realizzato il "Decalogo del consumatore accorto" (vedi scheda) e il "Codice di condotta" che i suoi associati (e i loro incaricati alle vendite) si impegnano a rispettare e che stabilisce i princìpi per un comportamento commerciale corretto. Tra questi l'impegno a evadere gli ordini entro 30 giorni dalla sottoscrizione, pena il rimborso della somma spesa dal consumatore, oppure la possibilità di sostituire quanto scelto con prodotti di qualità e prezzo equivalente. Tra i diritti del cliente rientra anche il diritto di recesso, che permette al consumatore insoddisfatto di cambiare idea sull'articolo comprato entro 10 giorni dall'acquisto, ricevendo il rimborso della somma spesa previa comunicazione con lettera raccomandata all'azienda che ha fornito la merce.
Sempre meglio, però, riflettere sugli acquisti prima di firmare il contratto, visto che la merce va rispedita a proprie spese e quindi si va comunque incontro a un costo imprevisto. Per alcune categorie merceologiche, soprattutto per gli elettrodomestici, è molto importante anche informarsi sull'assistenza post-vendita. Anche in questo caso gli aderenti ad Avedisco si sono impegnati a seguire i clienti anche dopo l'acquisto, attraverso appositi forum sul web o un servizio dedicato.
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Il «Decalogo del consumatore accorto»
01|TESSERINO
DI RICONOSCIMENTO
Chiedere che l'incaricato alle vendite si identifichi esibendo il tesserino di riconoscimento, rilasciato dall'Autorità di pubblica sicurezza, che è obbligatorio.
02|MOTIVO DELLA VISITA
Esigere che l'incaricato specifichi chiaramente la ragione della visita.
03|INFORMAZIONI CHIARE
Chiedere che l'incaricato illustri caratteristiche del prodotto, condizioni di prezzo, altre condizioni di vendita, garanzie e servizio assistenza.
04|TUTELA DELLA PRIVACY
Prima di firmare il contratto verificare l'inserimento degli adempimenti in materia di tutela della privacy.
05|LEGGERE TUTTO CONATTENZIONE
Leggere bene ciò che si firma.
06|DIRITTO DI RECESSO
Sapere che il diritto di recesso è valido solo per le persone fisiche e non se si firma il contratto a nome di società.
07|COPIA DELL'ORDINE
Farsi sempre rilasciare copia dell'ordine.
08|ASSENZA DI CLAUSOLE VESSATORIE
Controllare che sull'ordine ci sia ilmarchio Avedisco che garantisce l'assenza di clausole vessatorie.
09|FIRMA DA NON APPORRE
Non apporre firme quando sono richieste per dimostrare un'avvenuta intervista o dimostrazione del prodotto.
10|MARCHIO AVEDISCO
Verificare sempre che sul tesserino dell'incaricato e sui moduli compaia il marchio che contraddistingue solo le aziende Avedisco.