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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2011 alle ore 06:39.

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Il viaggio nell'Italia low cost del vino parte da Aosta in località Cossan: a 620 metri c'è un vigneto dove nasce il Petite Arvine Doc dell'Institut agricole regional. Sa di fiori e agrumi con un sapore intenso. Un bianco interessante in Liguria, nella valle Arroscia: nel cuore della Doc Riviera ligure di Ponente nel 1970 ha deciso di vivere e vinificare Riccardo Bruna, lavorando quasi esclusivamente con il Pigato, vitigno dei vermentini. Il suo Le Russeghine ha riflessi verdi, profumo ampio, sentori fruttati ed elegante mineralità. Freschezza e sapidità lo rendono un compagno ideale per i piatti liguri.
Il legame con la tradizione è una costante anche in Piemonte, dove nelle Langhe un'azienda storica, Chionetti, ha saputo reinterpretare il vitigno Dolcetto: di solito va in commercio pochi mesi dopo la vendemmia, ma Quinto Chionetti ha deciso di farlo a un anno di distanza. Così una volta aperto, il San Luigi sprigiona note calde di frutta rossa, leggermente speziate. Nel Monferrato si è fatta la storia della Barbera, grazie al contributo di Giacomo Bologna, che fondò nel 1961 l'azienda Braida ed ebbe il coraggio di credere nelle potenzialità di un vitigno considerato rustico come la Barbera e decise di maturare il vino in barrique, non più frizzante, ma fermo, pronto per invecchiare. Cara al suo cuore era la Monella, una barbera vivace, dal vivo color porpora e dai profumi fruttati, notevole su una pizza lievitata ad arte. Stefano Bellotti è invece l'anima della Cascina degli ulivi, azienda agricola biodinamica di Novi Ligure. Da sempre produce vini naturali, senza additivi né anidride solforosa. Il suo Gavi Docg nasce da uve Cortese maturate in vigneti del comune di Tassarolo ed è un vino robusto, corposo, bevibile a tutto pasto. Per chi ama il Lambrusco, uno antico dalla spuma scura e copiosa nel mantovano, il Viadanese e Sabbionetano Doc dell'azienda biologica Corte Pagliare Verdieri. Frutto delle radici contadine, non ha i difetti del vino del contadino. A Domaso, sul lago di Como, una sorpresa è la Sorsasso, che si impegna nella salvaguardia della tradizione vitivinicola locale, coltivando la Verdesa bianca e la Rosseia. Il Domasino bianco è un vino elegante che si sposa perfettamente con il pesce di lago.
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