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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2012 alle ore 06:40.

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01|TASSAZIONE
Dal 1° gennaio 2012 la tassazione sulle rendite finanziarie e quindi anche sugli eventuali interessi maturati sul conto corrente è scesa al 20% (l'aliquota precedente era del 27%). Effetto della Manovra di Ferragosto
02|BOLLO
L'imposta di bollo è pari a 34,20 euro l'anno. La manovra Salva Italia l'ha azzerata per i conti che registrano una giancenza media inferiore a 5mila euro nel corso dell'anno
03|ROSSO
Non si pagha lo 0,50% a trimestre se lo sconfinamento è inferiore o pari a 500 euro e non supera i 7 giorni consecutivi. Effetto – salvo ripensamenti in fase di approvazione – di un emendamento al Dl 29/12 che ha reintrodotto le commissioni dichiarate nulle dal Dl 27/2012 A CURA DI
Andrea Curiat
Il conto corrente a costo zero? Non è un'esagerazione promozionale: esiste davvero ed è online. Se si valuta soltanto la convenienza, la scelta del canale web è ormai obbligata. Stando ai dati elaborati dal portale di confronto SuperMoney per Il Sole 24 Ore in riferimento a quattro tipologie di risparmiatore, i migliori conti telematici presentano a fine anno un conto di pochi euro, se non nullo o addirittura in guadagno per gli interessi sulla liquidità. La scelta tra un conto tradizionale e uno online, quindi, sembra quasi scontata per un giovane trentenne rampante, ma lo è un po' meno per chi ha poca familiarità con la tecnologia. Anche per le categorie meno avvezze all'uso di internet, comunque, le possibilità di risparmiare sul conto corrente non mancano.
«Stiamo assistendo a una progressiva riduzione dei costi dei conti corrente, dovuta alla competizione tra le banche. Gli istituti di credito sono disposti anche a perderci soldi, pur di attrarre clienti ai quali vendere poi altri servizi e prodotti» afferma Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney.
Stando a dati Banca d'Italia, la spesa media dei conti corrente aperti negli ultimi 2 anni è di 67,7 euro, contro i 101 euro dei c/c avviati nel 2010. E l'Abi rileva come i conti online siano ormai più di 17 milioni, +12% nell'ultimo anno. «Cambiare spesso conto è uno dei modi migliori per risparmiare approfittando proprio del trend al ribasso dei conti e facendo leva sulla concorrenza tra banche» suggerisce Manfredi. I costi dei c/c possono variare molto a seconda del profilo del singolo utente e bisogna perciò valutare bene le proprie esigenze, anche in termini di numero e tipologia di operazioni effettuate ogni mese, per effettuare un confronto valido tra le offerte.
Oggi, ad esempio, un giovane trentenne single e impiegato, titolare di un c/c con carta di credito, che abbia una giacenza media di 3mila euro ed effettui poche operazioni al mese (un paio di prelievi, due bonifici online ogni trimestre), annullerebbe completamente le proprie spese bancarie scegliendo uno dei migliori conti online presenti sul mercato. Anzi, con l'offerta di WebSella riuscirebbe a guadagnare 12 euro all'anno sulla propria liquidità. Invece il costo annuale dei cinque conti correnti tradizionali più convenienti va dai 24 euro del conto Dolomiti di Sparkasse ai 66 euro del conto Facile di Intesa Sanpaolo, stando alla simulazione effettuata da Supermoney. «Per risparmiare il più possibile, i giovani devono andare online. Non ci sono alternative altrettanto valide» afferma Manfredi.