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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2013 alle ore 21:14.

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Il nuovo presidente dell'Abi sarà scelto «il più velocemente possibile»: è quello che filtra dai vertici dell'associazione, mentre è ancora fresco l'inchiostro sulla lettera di dimissioni inviata da Giuseppe Mussari al vicepresidente vicario Camillo Venesio.

Sarà quest'ultimo – presidente della Banca del Piemonte e veterano dell'Assobancaria in quanto leader delle banche private – a contattare già domani gli altri membri del comitato di presidenza: i vicepresidenti Giovanni Berneschi (presidente Banca Carige); Francesco Micheli (direttore generale gruppo Intesa Sanpaolo), Mario Sarcinelli (presidente Dexia Crediop), Emilio Zanetti (presidente Ubi Banca); e i membri del consiglio "allargato" Luigi Abete (Bnl-Bnp); Alessandro Azzi (leader del credito cooperativo), Roberto Nicastro (direttore generale UniCredit), Giovanni Pirovano (direttore generale Banca Mediolanum), Guido Rosa (presidente banche estere in Italia). Il prossimo esecutivo Abi si terrà nella prima metà di febbraio e non è escluso che già allora venga designato il successore di Mussari, che aveva appena iniziato il suo secondo mandato.

Le nuove regole statutarie prevedono in ogni caso che i saggi (presieduti da Azzi) raccolgano una candidatura da parte delle grandi banche, con la possibilità di rinnoivo (è stata la situazione in cui è maturata la conferma di Mussari, che in base a una nuovità statutaria ha potuto mantenere la presidenza anche dopo aver cessato di essere presidente di una banca). Se invece le grandi banche – per qualsiasi ragione - non propongono o ripropongono un nome, la candidatura alla presidenza viene ricercata fra gli esponenti delle banche "non grandi" .

L'avvio del "Mussari- 2", comunque, era stato laborioso. Proprio mentre i saggi valutavano la riconferma la Procura di Siena aveva aperto un'inchiesta sugli ultimi anni della gestione Montepaschi (acquisizione AntonVeneta nel 2007 e ricapitalizzazione d'emergenza nel 2011): quelli qppunto della presidenza di Mussari, il quale peraltro non è mai stato iscritto nel registro degli indagati. I saggi dell'associazione (di cui resta presidente Azzi) si erano presi una pausa supplementare di riflessione, suggerita fra gli altri dal presidente di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli. Ma Mussari aveva poi confermato la sua disponibilità e la designazione era poi giunta all'unanimità fra tutte le componenti Abi: grandi gruppi, Popolari e piccole cooperative, casse di risparmio, banche private, filiali di poli esteri. Era stato in quell'occasione che era comunque emersa la candidatura "di riserva" di Antonio Patuelli, vicepresidente vicario dello stesso Mussari in Abi fino al luglio scorso e tuttora vicepresidente dell'Acri di Giuseppe Guzzetti. Altra opzione ventilata era il ritorno di Maurizio Sella (presidente dal 2002 al 2006) come figura di garanzia.

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