Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2013 alle ore 16:40.
DAVOS - Ad Angela Merkel piace molto il lavoro di Mario Draghi: se tutte le banche centrali fuori dalla zona euro "si fossero comportate come la Bce, oggi nel mondo avremmo meno problemi". La cancelliera tedesca, europeista ortodossa, sale sul podio del World Economic Forum un paio d'ore dopo David Cameron. Le intenzioni non sono belliche, nessuno scontro con gli inglesi. Ma il risultato è una visione diversa, più comprensiva, di quella utilitarista, nazionale e finanziaria di Cameron.
"Non debbono essere le banche centrali a risolvere gli errori dei politici", dice la cancelliera. Il più serio di questi errori è la lentezza delle riforme. O le riforme mancate. "Molti economisti dicono che è meglio fare le riforme strutturali quando la situazione economica è meno tesa", riflette Angela Merkel. Ma la sua opinione è diversa: è proprio della crisi del debito che bisogna trarre vantaggio per aumentare le riforme, cioè la competitività. "È l'esperienza politica di cui spesso abbiamo bisogno per premere a favore delle riforme strutturali. La mia conclusione è che se in Europa la situazione è difficile, dobbiamo realizzare oggi le riforme strutturali per vivere meglio domani".
Il cuore del riformismo tedesco è la competitività. L'Europa è il più grande mercato del mondo ma la sua popolazione è piccola paragonata ai grandi Paesi emergenti. Alla ineluttabile pressione demografica, l‘Europa che invece invecchia, può rispondere solo con l'innovazione e la competitività. Il libero scambio, un vero mercato del lavoro europeo, si: ma è sulla competitività, insiste la Merkel, che si gioca il futuro continentale.
Qualche preoccupazione, ma non sembra eccessiva, solleva nella cancelliera tedesca i nuovi segnali di guerra mondiale sulle valute. "Sono soddisfatta degli accordi informali fatti dai Paesi del G8 per non manipolare i tassi di cambio", dice. Ma la decisione politica del governo giapponese di consentire alla sua banca centrale l'acquisto illimitato di bond, è un nuovo problema che va guardato "non senza qualche preoccupazione".
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Ultimi di sezione
-
banche
«UniCredit più forte sul capitale con la crescita dei profitti»
-
tlc & media
Telecom, accordo sui contenuti con Mediaset
di Antonella Olivieri
-
trimestrali
Chrysler accelera nel II trimestre
di Andrea Malan
-
finanza
Mediobanca rileva il 51% di Cairn Capital. Utili in crescita del 27%, il titolo brilla in Borsa
-
la giornata dei mercati
Borse positive dopo i dati Usa, Milano +1,87%. Banche a picco ad Atene - Mediobanca fa shopping e sale (+6%)
-
ACQUISIZIONI
PartnerRe, Exor vince la partita
di Marigia Mangano
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Cronaca
- Le banche svizzere rilanciano «Rubik»
- Draghi a Davos: vorrei vedere meno tasse e tagli alla spesa
- Monti a Bersani: non parli di polvere sotto il tappeto. E attacca la Cgil: «Frenata la riforma del lavoro»
- Merkel a Davos loda la Bce a guida Draghi. Il Giappone? Un po' preoccupa
- Cameron contro l'Europa centralizzata. Tasse al 20% per le società, Regno Unito corsaro