Finanza e Mercati In primo pianoIl rischi? Se lo conosci non lo eviti
Il rischi? Se lo conosci non lo eviti
Educare al rischio, per educare al futuro. È questo il duplice obiettivo del progetto formativo "Io & i rischi", portato avanti dal Forum Ania-Consumatori in 214 scuole medie e licei su tutto il territorio nazionale. Negli ultimi due anni, grazie al coinvolgimento diretto dei docenti, più di 10mila studenti hanno appreso le nozioni di base legate al risk management, al funzionamento delle assicurazioni, alla gestione delle finanze famigliari e ai meccanismi previdenziali.
L'Università Cattolica del Sacro Cuore ha svolto un'analisi qualitativa sui risultati del progetto formativo.
Prima delle lezioni, gli studenti hanno un'idea quasi mistica del rischio: il 75% lo definisce, correttamente, come la possibilità di farsi male o di subire un danno. Ma c'è anche un 16,2% che dà un'interpretazione alternativa: "è un incidente che capita a chi osa troppo". La confusione aumenta se si parla della probabilità di un rischio, che per un intervistato su due è "la sfortuna che un evento negativo mi possa capitare". Solo un giovane su tre, inoltre, comprende appieno il concetto di mutualità.
Emanuela Rinaldi, Phd del dipartimento di sociologia della Cattolica, commenta così gli esiti dell'indagine: «Tradizionalmente, in Italia, si è sempre ritenuto di dover "proteggere" i minori dalla finanza, dalle logiche di mercato e del marketing. Il denaro, considerato come una riserva di potere che racchiude in sé la capacità di attuare il bene e il male, ha una valenza simbolica potente e ambivalente». Ne consegue che l'educazione finanziaria per i giovani è stata a lungo trascurata. Così, «prima di cominciare il percorso didattico, per i giovani il mondo del rischio ha una forte connotazione di devianza e di inevitabilità», nota Rinaldi.
La situazione cambia al termine del ciclo di lezioni. In particolare, per gli studenti delle scuole medie è stato sviluppato un percorso ad hoc sui temi della prevenzione e della mutualità, che insegna come minimizzare i rischi e come sviluppare un sistema di tutela reciproca dinanzi a eventi sfavorevoli. Agli alunni degli istituti superiori, invece, "io & i rischi" ha messo a disposizione dei materiali didattici per apprendere come pianificare e proteggere il proprio futuro personale e professionale.
Nelle osservazioni di Rinaldi, «il rapporto con il rischio si razionalizza, diviene più chiara la componente di controllo che ogni individuo può esercitare sulle probabilità avverse, anche attraverso l'aiuto della matematica, e viene acquisita una familiarità con i principali termini relativi al mondo delle assicurazioni. La figura del risk manager, in particolare, viene riconosciuta dai ragazzi non già come quella di un "secchione" che non fa nulla perché ha paura di rischiare, ma come un individuo informato, sicuro di sé e prudente».
Secondo Giacomo Carbonari, segretario generale del Forum Ania-Consumatori, «il rischio è una componente costante in tutto il percorso della vita umana. L'importante è imparare a conoscerlo e gestirlo, sin da giovani». Carbonari è intervenuto a Milano in occasione della prima presentazione pubblica dei risultati del programma formativo: «La scuola e la famiglia svolgono un ruolo fondamentale nella preparazione dei giovani agli imprevisti e ai problemi finanziari ed economici. Il progetto "Io & i rischi" è stato lanciato per dare ai protagonisti della formazione una serie di strumenti in più per dialogare con gli studenti», ha aggiunto il segretario.
