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22 maggio 2014

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Finanza e Mercati AzioniEnel apre l'ultima assemblea dell'era Conti. Affluenza record: presente il 52,72% del capitale

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Enel apre l'ultima assemblea dell'era Conti. Affluenza record: presente il 52,72% del capitale

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Enel apre l'ultima assemblea dell'era Conti. Il meeting degli azionisti si è aperto oggi per approvare il bilancio e nominare il nuovo consiglio di amministrazione che sarà guidato da Francesco Starace in qualità di ad e da Patrizia Grieco in qualità di presidente. La prima novità arrivata all'apertura dell'assemblea è la presenza dei soci più elevata rispetto alla performance media della società e che ha raggiunto il 52,72% del capitale a fronte di un tasso di presenza che in passato è stato attorno o poco sotto il 50 per cento.

L'assemblea dell'Enel ha nominato Maria Patrizia Grieco presidente mentre domani il Cda darà le deleghe a Francesco Starace che diventerà nuovo amministratore delegato. Gli altri consiglieri nominati dal Mef sono: Salvatore Mancuso, Paola Girdinio, Alberto Bianchi, Alberto Pera. Quelli nominati dai fondi sono, Angelo Taraborrelli, Anna Chiara Svelto, Alessandro Bianchi.

Il dato è importante ai fini dell'approvazione della nuova clausola voluta dal Tesoro che prevede l'introduzione di requisiti di onorabilità più stringenti per gli amministratori. Il quorum necessario per approvare il punto è pari al 66% del capitale presente. Il ministero dell'Economia, con il 31% del capitale, si trova al 60% circa: ha dunque del sostegno di un altro 5-6% (ovvero 3% circa del capitale sociale) per riuscire a far passare la clausola. Le assemblee di Eni e Finmeccanica hanno respinto l'introduzione dei nuovi requisiti nelle due società.

Nel frattempo il presidente uscente Paolo Colombo ha letto un lungo discorso di commiato durante il quale ha rivelato due novità importanti: una lettera inviata dall'azionista Blackrock volta a invitare gli amministratori delle società in cui il fondo investe a non sacrificare alle politiche di rigore di bilancio le prospettive di sviluppo delle aziende e dunque gli investimenti. Il secondo aspetto di novità riguarda l'accenno alla necessità di rivedere la struttura organizzativa del gruppo, oggi impostato sulle divisioni verticali, ai fini di renderlo più agile e snello per affrontare le nuove sfide poste dai mercati e dallo sviluppo mondiale. Colombo in qualche modo anticipa il binario lungo il quale muoverà le prime mosse il nuovo ad Starace: sicuramente la rivisitazione della organizzazione del gruppo e la reimpostazione del piano industriale con una maggiore attenzione per la strategia industriale e l'innovazione tecnologica.

«Un mese fa ho ricevuto, nella mia veste di Presidente di Enel - ha detto Colombo - una lettera da Laurence Fink, Chairman e CEO di Blackrock, azionista della nostra società e tra i principali investitori istituzionali al mondo, lettera di cui ritengo sia utile dare in questa sede lettura dei passaggi più significativi: " Come investitore istituzionale uno dei nostri obiettivi prioritari è quello di assicurare un futuro migliore per i nostri clienti...Siamo convinti che le imprese in cui noi investiamo dovrebbero agire nello stesso modo, concentrandosi e adoperandosi per ottenere dei rendimenti che siano sostenibili nel lungo periodo...Siamo preoccupati perché sulla scia della crisi finanziaria, molte aziende hanno evitato di investire nella loro crescita futura; troppe imprese hanno tagliato gli investimenti aumentando persino il loro indebitamento per incrementare i dividendi e l'acquisto di azioni proprie. Siamo invece convinti che la restituzione di liquidità agli azionisti dovrebbe essere inserita nell'ambito di una strategia di capitale bilanciata...Consapevoli di quanto sia importante l'equilibrio tra le performance di breve termine e gli investimenti necessari a sostenere la crescita... Vi chiediamo dunque di aiutare noi e gli altri azionisti, a comprendere gli investimenti che state effettuando per il raggiungimento di quei risultati sostenibili nel lungo periodo su cui i nostri clienti fanno affidamento e per cui continuiamo a sostenervi».

«Ho accolto con favore questa richiesta - ha precisato Colombo- così come l'invito, anch'esso contenuto nella missiva, di favorire il dialogo e il confronto tra imprese e azionisti su temi di governance così rilevanti. Le considerazioni di Laurence Fink sono pienamente condivisibili e sono le medesime considerazioni che hanno guidato questo consiglio di amministrazione nel corso del suo mandato, in particolare in occasione di alcune decisioni volte a mantenere la stabilità finanziaria, senza tuttavia pregiudicare le opportunità di crescita nel lungo periodo».

Colombo ha poi aggiunto: «L'elaborazione della strategia di impresa e la definizione degli assetti organizzativi funzionali a conseguirne gli obiettivi sono due aspetti tra loro fortemente interconnessi e in continua evoluzione: sul piano organizzativo, in termini più generali, è quindi necessario valutare la coerenza e l'efficacia dell'attuale assetto divisionale rispetto agli obiettivi strategici individuati nel piano 2014-2018 recentemente approvato».

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