Un taglio al cuneo fiscale a più dimensioni: per incentivare nuove assunzioni, rafforzare l’occupazione al sud e ridurre i premi assicurativi Inail. È una delle principali novità che emerge dalla prima bozza del disegno di legge di Bilancio 2019 circolata ieri. Il primo incentivo ai nuovi reclutamenti è collegato al varo di “quota 100”, misura finanziata con un Fondo ad hoc da 6,7 miliardi nel primo anno e 7 miliardi a regime dal 2020.
La destinazione di queste risorse è esplicitata proprio nel titolo della norma: finanziare le nuove anzianità e incentivare le assunzioni di giovani lavoratori. Come lo dirà la normativa secondaria cui si fa rimando e che dovrebbe garantire l’attuazione delle misure a partire dalla tarda primavera.
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Altro intervento di incentivazione fiscale sui nuovi contratti stabili e a tempo determinato è previsto con la mini-Ires, vale a dire una riduzione d’imposta fino a 9 punti sul costo del personale assunto.
Proroga degli sgravi per i giovani al Sud
La terza misura, che potrebbe essere in “ballottaggio” con il taglio strutturale al cuneo di 600 milioni legato al varo del
nuovo piano tariffario Inail (norma ancora da inserire), è la proroga, con 500 milioni annui per il 2019 e per il 2020 dello
sgravio pieno per chi stabilizza al Sud giovani under 35 o over 35 disoccupati da almeno dei mesi.
Per loro, nella bozza di manovra, si parla di decontribuzione piena fino al tetto di 8mila euro l’anno se il contratto a tempo determinato viene firmato nelle otto regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, calabria e Sardegna). Una misura quest’ultima spinta dalla ministra Barbara Lezzi, che potrebbe essere riconsiderata fino all’ultimo per evitare asimmetrie con le assunzioni nelle altre regioni, dove da gennaio resta solo il mini-incentivo per gli under 35.
Rei prorogato in atteso del Reddito di cittadinanza
Per le due misure cardine, le nuove pensioni e il Reddito di cittadinanza, si dà vita a due fondi ad hoc che fissano i limiti
di spesa (9 miliardi per il Reddito e le pensioni di cittadinanza). I due Fondi saranno monitorati su base trimestrale e,
in caso di avanzi sulle spese preventivate potranno essere effettuate compensazioni reciproche. Per il reddito e le pensioni
di cittadinanza si rimanda a un disegno di legge collegato, mentre nella norma primaria si conferma che il Reddito di inclusione,
ovvero l’attuale programma nazionale contro la povertà in corso, verrà prorogato fino all’entrata in funzione del nuovo sistema
che assorbirà le risorse già stanziate per il Rei. Mancano ancora nella bozza le misure che specificano “quota 100” con le
finestre di uscita e gli interventi sulle pensioni d’oro (oggi è prevista una nuova riunione dei tecnici che lavorano a questo
dossier).
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Per il fronte fiscale, vengono confermati il superamento dell’Iri e dell’Ace, mentre per banche e assicurazioni gli interventi sono calibrati sulla dilazione nel tempo delle deducibilità degli oneri sulle Dta per la svalutazione crediti e la diluizione in 10 anni delle deduzioni sulle svalutazioni legate all’adozione dei nuovi principi contabili Ifrs9. Per le compagnie si punta invece su una rideterminazione degli acconti sulle imposte. Sempre sul fronte fiscale spunta poi un nuovo prelievo erariale sulle new slot e soprattutto aumenta l’accisa sui tabacchi che, secondo la bozza, inciderà tra i 5 e i 10 centesimi a pacchetto. Un aumento che, quasi certamente, sarà assorbito dai produttori per non aumentare i prezzi al consumo. Prevista poi una cedolare secca al 21% sull’affitto degli immobili a uso commerciale, per i contratti stipulati nel 2019.
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L’aliquota, si precisa nel testo, è applicabile ai contratti firmati nel 2019 purché al 15 ottobre 2018 non risultasse già in essere «un contratto non scaduto tra i medesimi soggetti e per il medesimo immobile». Infine la flat tax: subito al via la tassa piatta al 15% per i redditi fino a 65mila euro per professionisti e piccole imprese. Dal 2020 per i redditi tra i 65mila e il 100mila euro l’imposizione sarà del 20%.
Sempre sulle coperture: i maggiori incassi realizzati con l’asta per le frequenze 5g saranno utilizzati per raggiungere i saldi di finanza pubblica.
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